Copio e riprendo questo ottimo pezzo di Gianni Lannes, che può essere un’ottima sintesi fra le due posizioni contrapposte in merito alla attuale “crisi” pandemica.
In particolare questa visione non esclude una situazione critica, senza però tirare in ballo le teorie del contagio che a noi hameriani non vanno tanto giù.
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Guerra virale o contagio di paura?
Dal marzo 2020 si sono create due principali correnti di pensiero:
- una che accetta l’esistenza del cosiddetto virus Sars-Cov-2 (mai effettivamente isolato), eventualmente artificiale o diffuso dolosamente,
- l’altra che attribuisce gli incrementi di mortalità solamente alle cure negate e ai protocolli intenzionalmente deleteri per trattare le ordinarie patologie stagionali, negando quindi la presenza dell’agente infettivo.
(anche se di veri e propri incrementi di mortalità generalizzati, come evidenziato da Vandelli e Mamone, citati anche in queste pagine, sarebbe da discutere)
Ma stranamente ancora nessuno ha preso in considerazione che siano state semplicemente utilizzate delle “convenzionali” armi biologiche, collaudate da decenni, disseminabili a comando in luoghi e momenti selezionati, e che sopratutto spiegano perfettamente i sintomi e le categorie di persone colpite.
(e questo mette a posto tutti quelli che parlano, a ragione, di tutti i tentativi e dei brevetti realizzati al fine di costruire armi biologiche)
Senz’altro il motivo è che i mezzi di informazione e le istituzioni ci hanno raccontato fino allo sfinimento che il COVID-19 è una malattia nuova rispetto alla quale siamo impreparati e che pertanto dobbiamo accettare tutti i provvedimenti dittatoriali e demenziali che ci vengono propinati.
Ma questo è totalmente falso,
perché esiste almeno una malattia conosciuta da oltre ottant’anni anni che provoca lo stesso identico quadro sintomatologico:
- febbre alta persistente,
- polmonite interstiziale,
- stanchezza cronica,
- alterazione del gusto,
- danni a fegato,
- cuore, sistema vascolare,
- reni, eventi trombotici,
- lo stesso tipo di reazioni cutanee (macule e papule sul tronco)…,
- colpisce gravemente solo gli adulti e maggiormente i maschi.
Si tratta della FEBBRE-Q, causata dal batterio coxiella burnetii, che nella sua versione “naturale” può essere rarissimamente contratta tramite le punture di zecche o la vicinanza con animali da produzione infetti [tissot-1992], ma che purtroppo è classificata anche come arma batteriologica, ideale per operazioni di bioterrorismo e guerre psicologiche.
…
Può contagiare sia per inalazione che per ingestione, può essere dispersa in aria mediante aerosol, può essere introdotta negli alimenti, nelle bevande, nella rete idrica, in tanti prodotti di uso comune, nella corrispondenza, nelle mascherine, nei tamponi nasali…
E rispetto ad altri agenti più noti e virulenti, come per esempio l’antrace, ha il vantaggio di essere molto più subdola, dalla diagnosi più difficoltosa poiché confondibile con altre patologie febbrili e respiratorie.
E’ stato stimano che rilasciando mediante aerosol 50 kg di polvere di coxiella burnetii per un tratto lineare di 2 km si colpirebbe una zona estesa per 20 km e su 500000 eventuali abitanti ci sarebbero 125000 contagiati con sintomi significativi e 150 morti [madari-2003: “If 50 kg of C burnetii were released along a 2 km line upwind of a population of 500000, it is estimated the agent would reach areas more than 20 km away and would cause around 150 deaths and 125 000 incapacitated people”].
Continua qui: https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2021/12/covid-19-o-febbre-q.html
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