Maurizio Blondet, famoso giornalista, ex Avvenire e ora direttore del sito www.effedieffe.com, ha scritto un interessante articolo sulla Lega, il cui senso può essere riassunto più o meno così: “Ma veramente credevate (o elettori) che questi ignoranti fossero in grado di realizzare il federalismo?”
In effetti, guardando ai risultati, dobbiamo amaramente notare che in più o meno 20 anni di esistenza della Lega Nord non si è fatto il minimo passo avanti verso il federalismo, tanto che qualcuno ha ironizzato che Lega Nord sta per “Lega il Nord”: cioè incanala, rendendolo assolutamente inncouo ed inefficace, lo stimolo indipendentista e federalista del nord. Sarà. Io però voglio ancora crederci, e per questo qualche mese fa ho scritto una mail al presidente della mia regione, il Leghista Zaia.
Peccato, non mi ha risposto…
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Egr. Presidente
un Rotschild (Baron MA, 1744-1812) disse un giorno: “Datemi il potere di emettere il denaro di una nazione e me ne infischio di chi ne fa le leggi“.
In questa affermazione è rappresentata non solo tutta l’arroganza dei banchieri ma anche una grande verità: chi fa il denaro comanda realmente, al di là dell’apparenza.
Per questo ritengo che fra le priorità del federalismo non possa mancare, anzi debba essere messa al primo posto, la localizzazione delle entrate fiscali. Senza di esse lo spazio di manovra rimarrà sempre e comunque limitato a questioni marginali, magari importanti dal punto di vista ideologico o di facciata ma inessenziali ai fini della conduzione della Res Publica.
Mi permetto di segnalarLe a questo proposito il bellissimo documentario sulla perversione dei meccanismi di creazione di denaro in mano ad istituzioni private, “The Money masters“, (http://www.themoneymasters.com/).
Segnalo inoltre un altro aspetto importante di economia internazionale che è bene avere presente: anche in USA, molte volte precursori di trend e di mode che poi pervadono il resto del mondo occidentale, la spinta indipendentista dei singoli stati si sta facendo sentire sempre di più contro lo strapotere del governo federale. Questo è ben rappresentato nel documentario “Dont tread on Me” (“non pestarmi i piedi”, www.donttreadonmemovie.com), dove risulta evidente come i movimenti dal basso americani, come il Tea party di Ron Paul ma non solo, sono rimasti l‘unica speranza contro lo strapotere del governo federale (purtroppo in mano a guerrafondai pilotati dal sistema finanziario).
In questo possiamo dire che la Lega Nord è stata preveggente e in buona parte ha precorso i tempi anche se, devo dire con una certa amarezza, i cambiamenti dal punto di vista pratico lasciano ancora molto a desiderare (certo non per colpa vostra, ma di una resistenza generalizzata del sistema che difende con le unghie e con i denti i propri privilegi).
Complimenti per i numerosi successi e auguri per il Suo lavoro.
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