Ricevo dall’amica Paola e volentieri pubblico.
AMORE: PERFETTA VIA
DALLE LETTURE SUL MAHATMA GANDHI di Bernardino del Boca
Gandhi ha dato al mondo un’arma nuova che ha nome: “satyagraha”. Questa parola ha il significato di “forza della verità”, ma consiste nel rifiutare obbedienza alle ingiuste leggi, pur accettando di buon grado le sanzioni previste dalle leggi stesse contro coloro che non le osservano, a costo di qualunque sacrificio o privazione, anche a costo della vita. Per questo il satyagraha è l’arma del forte e non del debole; chi l’usa contro le leggi ingiuste deve obbedire alle giuste: la sua obbedienza acquisterà allora un altissimo valore perché significherà consenso pieno alle leggi e non obbedienza passiva per timore di pena.
Un satyagraha disobbedisce e obbedisce alla legge nello stesso tempo; non si mette fuori legge; anzi, collabora col legislatore mettendo alla prova la sua legge. Poiché lo scopo del satyagraha è questo: che lo stesso legislatore, applicando la legge in tutto il suo rigore, e fino alle conseguenze estreme di cui è logicamente capace, si convinca della insostenibilità di essa.
Gandhi a Ginevra disse: “Mi sembra che il mondo sia ormai stanco delle guerre sanguinose, che il mondo sia disgustato dalle menzogne, delle ipocrisie e degli inganni, risultato inevitabile dei metodi bellicistici. L’India conta trecentocinquantamilioni di abitanti, rappresenta la quinta parte delle popolazione umana, e cerca di ottenere la sua libertà con metodi privi di violenza, nei quali né la menzogna, né la doppiezza, né l’ipocrisia e l’inganno abbiano parte alcuna. Questo movimento non è un movimento passivo, è anzi un movimento essenzialmente attivo, molto più attivo di qualsiasi azione basata sull’impiego di armi micidiali. So che è un esperimento quello che si sta facendo e non posso dirvi che esso sia già completamente riuscito, ma posso assicurarvi che ha avuto abbastanza buoni risultati perché valga la pena di studiarlo seriamente. Se l’India riesce in questo esperimento, essa avrà apportato il suo contributo alla grande causa della pace che, attualmente, è l’aspirazione universale. La “non violenza” non è mai stata concepita come l’arma dei deboli, ma come quella dei forti. Colui che è pronto a dare la propria vita senza esitazione e nello stesso tempo non si arma per fare del male all’avversario, dimostra un coraggio infinitamente superiore a quello del rivale…. Potreste dire che ciò sorpassa i limiti della resistenza umana: vi risponderei che l’anno appena trascorso sta a provare che la cosa non è al di là delle umane possibilità. Noi abbiamo dimostrato che queste cose sono realizzabili…” …
… Da un decreto di mobilitazione pacifica di Gandhi: “La non violenza deve essere osservata nei pensieri, nelle parole, negli atti, di fronte alle più gravi provocazioni; essendo bene inteso che non si tratta di una campagna per vendicarsi o per fare del male all’oppressore, ma per persuaderlo, soffrendo e purificando se stessi. Il boicottaggio sociale nell’intento di fare torto ai funzionari, agli agenti di polizia o agli antinazionalisti, non deve essere ammesso, poiché esso è assolutamente incompatibile con lo spirito della non violenza”.
Gandhi non desidera distogliere dalle proprie religioni gli altri popoli. Anzi li incoraggia ad approfondirle. Gandhi rimprovera quei cristiani per i quali il Cristo ha già fatto tutto in anticipo, e che tollerano tranquillamente le ingiustizie e le guerre, riposandosi sul suo sacrificio. Chi è veramente cristiano, legga il Sermone della Montagna e viva secondo quella vita. Chi non segue la legge evangelica dell’amore e del non odio non può dirsi assolutamente un cristiano….
… “Io non credo –dice Gandhi – che si possa dire la propria fede ad altri, specialmente per convertirli. Una fede non la si può dire, la si deve vivere. Solo così essa acquista forza per fare proseliti”.
Gandhi fa applicare all’India il consiglio del Buddha: “Debellare la collera con l’amicizia, il male col bene, l’invidioso con la generosità, il bugiardo con la verità”. …
… Gandhi: “Io non sono contro l’Inghilterra; non sono contro la Gran Bretagna; non sono contro il Governo; ma sono contro la menzogna, contro l’inganno, contro l’ingiustizia. Finché il Governo si associa all’ingiustizia può considerarmi suo nemico, suo implacabile nemico”. …
… La causa dell’India è cara a Gandhi, ma non è che un episodio della storia del mondo. Il suo scopo principale è la soppressione della guerra ….
….Quando Gandhi giunge a Londra a completare gli studi, quale reazione delle limitazioni dell’atmosfera familiare creata dalla religione Vaishnava, sente il bisogno di assumere l’aspetto e l’animo di un “gentleman”, e molto fa per riuscirvi, ma tosto il materialismo distruttore della civiltà europea lo disgusta e si vergogna di quella falsa vita. Sente il desiderio di una vita più sincera; abbandona la vita elegante e si ritira in una povera stanza con la sua crisi spirituale. E’ allora che un amico teosofo lo invita alla sede della Società Teosofica di Londra e gli fa conoscere Annie Besant. Il primo libro che gli viene dato è la” Bhagavad Gita”, il Poema Divino dell’India, che egli non ha mai letto e dalla cui letteratura ricava un’impressione enorme. Vede il suo paese sotto una luce nuova che lo lascia ammirato ed entusiasta. Legge in seguito “La luce dell’Asia” di Arnold e “Come divenni teosofa” della Besant. …. Da questo spirito teosofico Gandhi riceve l’impulso per tutta la sua opera ma questo spirito, che gli è presentato da occidentali, non è che la voce dell’Oriente, ed i testi che legge furono scritti nella sua Patria o, se in Occidente, da uomini che si erano ribellati alla civiltà occidentale e che scrissero alla luce dell’Antica Sapienza orientale. Nell’ambiente teosofico impara a considerare l’umanità come un essere solo, a cooperare all’evoluzione divina ed ad iniziare la sua vita di servizio.
… Queste parole del libro d’oro della Teosofia “La Voce del Silenzio”(ndr di H.P. Blavatsky) saranno da lui segnate su un quaderno per non più essere dimenticate: “Il sole ardente non asciughi una sola lacrima di dolore, prima che tu stesso non l’abbia tersa dall’occhio del sofferente. Ma ogni rovente lacrima umana cada sul tuo cuore, e vi resti e non tergerla mai, finché non sia rimosso il
Ricevo dall’amica Paola e volentieri pubblico.
AMORE: PERFETTA VIA
DALLE LETTURE SUL MAHATMA GANDHI di Bernardino del Boca
Gandhi ha dato al mondo un’arma nuova che ha nome: “satyagraha”. Questa parola ha il significato di “forza della verità”, ma consiste nel rifiutare obbedienza alle ingiuste leggi, pur accettando di buon grado le sanzioni previste dalle leggi stesse contro coloro che non le osservano, a costo di qualunque sacrificio o privazione, anche a costo della vita. Per questo il satyagraha è l’arma del forte e non del debole; chi l’usa contro le leggi ingiuste deve obbedire alle giuste: la sua obbedienza acquisterà allora un altissimo valore perché significherà consenso pieno alle leggi e non obbedienza passiva per timore di pena.
Un satyagraha disobbedisce e obbedisce alla legge nello stesso tempo; non si mette fuori legge; anzi, collabora col legislatore mettendo alla prova la sua legge. Poiché lo scopo del satyagraha è questo: che lo stesso legislatore, applicando la legge in tutto il suo rigore, e fino alle conseguenze estreme di cui è logicamente capace, si convinca della insostenibilità di essa.
Gandhi a Ginevra disse: “Mi sembra che il mondo sia ormai stanco delle guerre sanguinose, che il mondo sia disgustato dalle menzogne, delle ipocrisie e degli inganni, risultato inevitabile dei metodi bellicistici. L’India conta trecentocinquantamilioni di abitanti, rappresenta la quinta parte delle popolazione umana, e cerca di ottenere la sua libertà con metodi privi di violenza, nei quali né la menzogna, né la doppiezza, né l’ipocrisia e l’inganno abbiano parte alcuna. Questo movimento non è un movimento passivo, è anzi un movimento essenzialmente attivo, molto più attivo di qualsiasi azione basata sull’impiego di armi micidiali. So che è un esperimento quello che si sta facendo e non posso dirvi che esso sia già completamente riuscito, ma posso assicurarvi che ha avuto abbastanza buoni risultati perché valga la pena di studiarlo seriamente. Se l’India riesce in questo esperimento, essa avrà apportato il suo contributo alla grande causa della pace che, attualmente, è l’aspirazione universale. La “non violenza” non è mai stata concepita come l’arma dei deboli, ma come quella dei forti. Colui che è pronto a dare la propria vita senza esitazione e nello stesso tempo non si arma per fare del male all’avversario, dimostra un coraggio infinitamente superiore a quello del rivale…. Potreste dire che ciò sorpassa i limiti della resistenza umana: vi risponderei che l’anno appena trascorso sta a provare che la cosa non è al di là delle umane possibilità. Noi abbiamo dimostrato che queste cose sono realizzabili…” …
… Da un decreto di mobilitazione pacifica di Gandhi: “La non violenza deve essere osservata nei pensieri, nelle parole, negli atti, di fronte alle più gravi provocazioni; essendo bene inteso che non si tratta di una campagna per vendicarsi o per fare del male all’oppressore, ma per persuaderlo, soffrendo e purificando se stessi. Il boicottaggio sociale nell’intento di fare torto ai funzionari, agli agenti di polizia o agli antinazionalisti, non deve essere ammesso, poiché esso è assolutamente incompatibile con lo spirito della non violenza”.
Gandhi non desidera distogliere dalle proprie religioni gli altri popoli. Anzi li incoraggia ad approfondirle. Gandhi rimprovera quei cristiani per i quali il Cristo ha già fatto tutto in anticipo, e che tollerano tranquillamente le ingiustizie e le guerre, riposandosi sul suo sacrificio. Chi è veramente cristiano, legga il Sermone della Montagna e viva secondo quella vita. Chi non segue la legge evangelica dell’amore e del non odio non può dirsi assolutamente un cristiano….
… “Io non credo –dice Gandhi – che si possa dire la propria fede ad altri, specialmente per convertirli. Una fede non la si può dire, la si deve vivere. Solo così essa acquista forza per fare proseliti”.
Gandhi fa applicare all’India il consiglio del Buddha: “Debellare la collera con l’amicizia, il male col bene, l’invidioso con la generosità, il bugiardo con la verità”. …
… Gandhi: “Io non sono contro l’Inghilterra; non sono contro la Gran Bretagna; non sono contro il Governo; ma sono contro la menzogna, contro l’inganno, contro l’ingiustizia. Finché il Governo si associa all’ingiustizia può considerarmi suo nemico, suo implacabile nemico”. …
… La causa dell’India è cara a Gandhi, ma non è che un episodio della storia del mondo. Il suo scopo principale è la soppressione della guerra ….
….Quando Gandhi giunge a Londra a completare gli studi, quale reazione delle limitazioni dell’atmosfera familiare creata dalla religione Vaishnava, sente il bisogno di assumere l’aspetto e l’animo di un “gentleman”, e molto fa per riuscirvi, ma tosto il materialismo distruttore della civiltà europea lo disgusta e si vergogna di quella falsa vita. Sente il desiderio di una vita più sincera; abbandona la vita elegante e si ritira in una povera stanza con la sua crisi spirituale. E’ allora che un amico teosofo lo invita alla sede della Società Teosofica di Londra e gli fa conoscere Annie Besant. Il primo libro che gli viene dato è la” Bhagavad Gita”, il Poema Divino dell’India, che egli non ha mai letto e dalla cui letteratura ricava un’impressione enorme. Vede il suo paese sotto una luce nuova che lo lascia ammirato ed entusiasta. Legge in seguito “La luce dell’Asia” di Arnold e “Come divenni teosofa” della Besant. …. Da questo spirito teosofico Gandhi riceve l’impulso per tutta la sua opera ma questo spirito, che gli è presentato da occidentali, non è che la voce dell’Oriente, ed i testi che legge furono scritti nella sua Patria o, se in Occidente, da uomini che si erano ribellati alla civiltà occidentale e che scrissero alla luce dell’Antica Sapienza orientale. Nell’ambiente teosofico impara a considerare l’umanità come un essere solo, a cooperare all’evoluzione divina ed ad iniziare la sua vita di servizio.
… Queste parole del libro d’oro della Teosofia “La Voce del Silenzio”(ndr di H.P. Blavatsky) saranno da lui segnate su un quaderno per non più essere dimenticate: “Il sole ardente non asciughi una sola lacrima di dolore, prima che tu stesso non l’abbia tersa dall’occhio del sofferente. Ma ogni rovente lacrima umana cada sul tuo cuore, e vi resti e non tergerla mai, finché non sia rimosso il dolore che la produsse”. …
(Da un dattiloscritto del 1946 del teosofo-antropologo Bernardino del Boca, pubblicato a pag. 97 del libro “Scritti giovanili di Bernardino del Boca” – Fondazione Bernardino del Boca ed. 2004)
Paola Botta Beltramo
dolore che la produsse”. …
(Da un dattiloscritto del 1946 del teosofo-antropologo Bernardino del Boca, pubblicato a pag. 97 del libro “Scritti giovanili di Bernardino del Boca” – Fondazione Bernardino del Boca ed. 2004)
Paola Botta Beltramo
Mah…per scàcciar li Mercànti da lo Témpio…
son certo più efficàci li ” Kristiàni ” Mèzzi…
sonòre frustàte e sacrosànte bastonàte:
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
troppo,troppo tèneri son li…” gandhiàni “…mòdi…hìhìhì…!!!
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Concordo pienamente con Nemo. Il Cristo non fu per niente “non violento” con i cambiavalute del tempio. Fatta uno scudiscio di corda prese a frustate i cambiavalute cioè i banchieri ed i commercianti di animali da sacrificio Rrovesciò i tavoli con le monete e cacciò dal tempio banchieri e mercanti dicendo: “Avete fatto della Casa di mio Padre un covo di ladroni!”.
Se Cristo ritornasse oggi, che cosa direbbe a quelli del Banco Ambrosiano e dell’ “Opus Dei”?
Ma sicuro…Elisèo…con quelli che son malvàgi e che sono in màla fede,
son del tutto inefficaci,le buone parole…se ne farebbero certamente sonòre bèffe…
basti constatare l’osceno menefreghismo dei sedicènti nostri odierni…” rappresentanti “…
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
ERGO…” gandhiàno “…sì…” non violènto “…ma sempre,solo e soltanto…coi Buoni in bòna Fede…AMEN…!!!
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
…d’altronde…bando alle utopie…ed andiàm sul pratico…
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
uno sarebbe prevedibile…se fosse sempre e soltanto…” buono “…
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
i cattivi se ne approfitterebbero…certi che così mai rischierebbero d’esser…” bastonati “…!!!
Il Cristo perse le staffe con i banchieri ed i commercianti di carni da macello. Ne aveva tutte le ragioni.
Ma chi erano i bersagli della sua furia? Erano i preti del suo tempo: i farisei, cioè la classe ecclesiastica, i dottori della Legge (di Dio), o no? Da più precise notizie storiche, si viene a sapere che gli ecclesiastici de4l tempo di Cristo erano ricchi allevatori: avevano il monopolio del commercio degli animali e delle carni da macello. Il famoso “olocausto consisteva, se non vado errato, nel bruciare sull’altare le interiora, le parti di scarto, degli animali. Facevano poi commercio delle carni arrostite diciamo gestivano i “ristoranti” di Gerusalemme città piena di turisti per così dire, di altri paesi. Si otevano acquistare gli animali da sacrificio esclusivamente in moneta locale. Ecco quindi l’attività ed il profitto dei cambia-valute, dato che circolavano monete greche, romane, sirie e di altri paesi.
Insomma i preti facevano affari d’oro coin attività di allevamento, attivita commerciali e bancarie.
Cristo si scaglia contro costoro anche verbalmente, con parole pesantissime, come riportato nei Vangeli come pure in quello apocrifo di Tommaso didimo:
“Voi siete cani che dormite nella mangiatoia”: cioè non mangiate il fieno ed impedite agli aventi diritto di alimentarsi; ed anche : “vi mettete sulla portra (del Regno di Dio) e non entrate voi stessi, ed impedite agli altri (agli aventi diritto) di entrare”.
Non saprei come dargli torto, anche perchè i preti di oggi, almeno una parte di loro non sono affatto diversi da quelli del tempo di Cristo: col loro cattivo esempio allontanano tante anime dalle cose Sacre e dalla spiritualità.
Beh, come dare torto a Gandhi. Voltare le spalle al sistema, poi è vero che il sistema reagisce ma lo fa a torto, per abuso di potere, non con la forza della ragione, ma con la forza delle armi.
Non bisogna dare motivo di reagire con le armi, anche il sistema se non può usare la ragione si deve arrendere. Se supera il limite passa dalla parte del torto, con tutto ciò che ne consegue.
Ciao a tutti.
È assai evidente che i principi Gandhiani sono deboli.
Non è chi non veda che adesso l’India è nel caos come tutta la società umana.
Allora faccio una domanda all’ospite: quali sono le leggi giuste?
Nel frattempo al satyagraha preferisco chi adotta il wu wei: lo trovo più naturistico (non pensate subito al nudismo: definizione data dai confusi, che riempiono il mondo attuale).
Saluti a tutti.
A dire il vero non ci trovo nulla di debole nei principi Gandhiani, la sua lotta l’ha vinta. Il fatto è che i principi vanno perseguiti e una volta morto lui non è detto che siano stati recepiti sino in fondo, e fatti propri, da chi ha governato dopo. Da qui una nazione nel caos.
La legge giusta? Ci sono leggi palesemente sbagliate, e su queste ci si trova di certo d’accordo, e leggi il cui errore di fondo è celato e magari su queste ci sono delle incertezze, dei dubbi. Allora si provano e se portano danno sono sbagliate e non si seguono. (poi ci sono le leggi giuste, ma su queste siamo sicuramente d’accordo).
Grazie Davide dei tuoi chiarimenti, anche se le mie constazioni/domande erano rivolte principalmente ad Alberto. Comunque grazie alle tue risposte riconfermo le mie percezioni di fallimento Gandhiano.
Ergo tanta fatica/lavoro per nulla se non per farci ulteriormente perdere tempo sul Soggetto.
Ogni forma di lotta, anche non violenta, genera una reazione spiacevole: chiaro indicatore di via errata.
Le leggi giuste, inoltre, non sono generate dall’uomo: è proprio tale paternità la causa di ingiustizia e di criminalità.
Caro Davide e cari tutti (anche e soprattutto nel senso economico del termine) cosa ne pensate della ricerca del limite inferiore?
L’uomo attuale cerca di superare quello superiore, assicurandosi il caos e di qui l’esaurimento prematuro.
Saluti a tutti.
Ciao Carissimo! Come vedi mi dedico sempre molto poco a questa piazza….
Allora: legge giusta? Mah, credo quella che limita i soprusi frsa le persone, cautela e difende i più deboli dalle anherie dei più arroganti. In fondo la società a questo dovrebbe servire: altrimenti, vale la legge del più forte.
Ciao Alberto, noto che l’approccio alla regolamentazione è sempre escludente: quando legifero subito intanto limito quello che chiami il più forte (in realtà è il più potente: c’è una grande differenza tra i due concetti).
Comunque la legge che secondo i più sarebbe vigente in caso di mancata riduzione dei comportamenti asociali (quella della forza) è solamente umana:se fosse naturale/divina allora la specie uomo sarebbe estinta dal confronto, di forze appunto, con il mondo.
Dico per fortuna, anche se il caso non esiste, l’uomo si deve confrontare continuamente con una parte del mondo che non gli appartiene e lo riporta alla realtà: il corpo.
Concludo confermando che l’umanità si sta esaurendo in tentativi di replica dei fenomeni naturali in un sistema virtuale che sta producendo solo confusione: è la torre di Babele.
Sappiamo già ora, quindi, come andrà a finire: l’uomo si disperderà…. che bello!
Saluti a tutti.
Beh, escludere il più forte o più potente, quando questo si comporta male, mi sembra naturale.
Sul fatto che il corpo non appartenga.. non sarei così d’accordo!
Allora ai posteri tuoi l’ardua ma vera sentenza.
Ciao a tutti.
Urge re-incontrarsi di fronte a 2 birre. Così me lo speighi meglio. 😉
Nostro+Signore+Gesù+Xristo…
essendo…” ET Vero+Dio ET Vero+Vomo “…
era…ET…”non violènto “…ET…” violènto “…
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
mentre il Gandhi fu solo e solamente un…” uomo “…o,se volete…un…” semi-dio “…
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Non è possibile, direi io, essere non violenti in un mondo estremamente violento nel quale ci troviamo immersi sino al collo.
Che spesie di vita possono riuscire a condurre i non violenti quando vengono obbligati a lavorare duro per poi dover consegnare i frutti del proprio sacrificio al sistema delinquenzial truffaldino dell’emissio0ne monetaria e del sistema tributario e di quello dell’inflazione, cioè al sistema di saccheggio dei mezzi della popolazione? perdita sistematica di potere d’acquisto dei tuoi mezzi.
Quale speranza di vita decente hanno i non violenti i quali vengono regolarmente ingannati da un sistema giudiziario che è formata da una combriccola di mascalzoni compiacenti manutengoli dei parassiti che si ingrassano sui sacrifici della popolazione? Che tipo di vita possono condurre i non violenti oberati di spese iperboliche, non dovute abilmente studiate da una associazione di parassiti? come le classi amministrative degli uffici pubblici che studiano sempre nuovi e maggiori balzelli che tu devi pagare a loro per sostenerli? che vita può condurre il proprietario di casa che deve tollerare che l’amministrazione del condominio carichi le proprie spese sulle tue spálle?, essendo essi un’organizzazione di malviventi? Ed anche che il che specie di vita si può condurre alle prese con un governo e con la classe politica formata da debiloidi pronti a qualunque azione e brutta figura pur di giustificare i suoi prelievi dalle tue tasche?
Insomma, fino a che punto l’uomo timorato di Dio deve permettere di lasciarsi divorare vivo da una torma di mascalzoni e parassiti appoggiati dalle “istituzioni civili”?
Non violenza non significa sottomissione. Il potere, ha potere perché “noi” glielo diamo.
Usando violenza si giustifica la reazione violenta. Usando la “non violenza” ogni atto violento di risposta è sopruso. Ed è da giustificare alla massa che sostiene il potere. Il potere, senza sostenitori, non è potere.
Davide dice “il potere ha potere perchè noi glielo diamo”; e dice “Ogni atto di violenza (del potere) è sopruso, ed è da giustificare di fronte alla massa che sostiene il potere”.
A me sembra che queste affermazioni siano giochi di parole, dogmi, soltanto frasi fatte. E che la verità sia proprio un’altra.
I soprusi, gli abusi del potere sono sempre sotto gli occhi di tutti e continuano bellamente contro la volontà popolare. Oltre metà degli italiani non va a votare. È vero o no? Quale massa popolare ha dato il potere a Renzi, Napolitano e compagnia bella? Sono despoti della peggior specie, nominati dal sistema finanziario col preciso obbiettivo di rovinare e depredare il nostro Paese; e non è quindi il popolo italiano che a dato loro tale potere. Molta gente di valore ha abbandonato l’Italia eva verso altri paesi perchè la nave affonda.
Gli atti di violenza e i soprusi continuano senza posa senza che nessulo li autorizzi. Tanto è vero che il nostro Paese è già stato quali completamente depredato e mandato in rovina da poteri che non danno alcuna giustificazione alla massa dei cittadini.
Il “potere” non da alcuna vera giustificazione ai cittadini, i quali sono stati ipnotizzati, dai media di regime che ogni giorno con trucchi di ogni tipo “ingabella” i cittadini i quali non sono informati, e sono distratti dai “media” cioè da un sistema di falsa comunicazioni e di persuasione occulta messo in piedi da un’intelligenza maligna appositamente per ingannare le masse ignoranti. Intere popolazioni vengono spinte a quel orribile macello che è la guerra senza che abbiano capito un’acca del perchè stiano combattendo e quale interesse li spinga a tanto.
Non è infatti una novità che tanta parte della storia del secolo passato, ancon oggi, settant’anni dopo la fine della 2a Guerra Mondiale, deve essere rivista poichè la verità non è ancora stata messa in luce come affermano con grande perspicacia alcuni storiografi attuali di grande valore.
Siccome io non ho scritto quello che tu riporti, i casi sono tre:
O hai letto con leggerezza; e in questo caso avresti offeso la mia persona per mancanza di rispetto perciò ti devo ripagare con la stessa moneta.
O hai sbagliato a leggere e in questo caso ti invito a rivedere la tua risposta, in quanto non consona.
O stai trollando, prendendo una parolina qui e una la per poter gratuitamente attaccare un’idea opposta alla tua. In questo caso la mia risposta è un cortese invito a recarti in un luogo atto a subire un ruolo passivo durante un rapporto sessuale.
Scegli tu la risposta più opportuna. Io non ho scritto quello che tu riporti.
Non hai scritto quel che io riporto eh! Rileggi le sue stesse parole un poco più in alto, animale! Non hai detto “il potere è potere perchè noi glielo diamo” Guarda Davide, io non ti ho affatto offeso. Tu invece ti permetti di mandarmi a prenderlo in quel posto. Devi sapere Davide che io sono padre di quattro figli e a prenderlo ijn culo ci devono andare le merde della tua categoria! lurido sionista favoreggiatore dei saccheggiatori del tuo stesso Paese! e se Alberto Medici mi da il tuo indirizzo io vengo a farti una sorpresa a casa tua e a somministrarti il trattamento che meritano i traditori e gli escrementi della tua categoria!
Nel riportare il mio scritto ne hai saltato un pezzo, cambiando il senso della frase.
Poi io ti ho dato tre opzioni di risposta da scegliere 🙂 e visto la risposta che hai scelto posso solo dirti che te la sei cercata.
Umanamente (e cristianamente) preferisco pensare che tu non sappia leggere. Non mi viene difficile, visto quello che scrivi.
Se proprio vuoi somministrare un trattamento da traditori, prima di me, piccolo mattone sacrificale, ci sono quelli di Roma. Gli indirizzi sono pubblici. Parti e dai il buon esempio, magari avrò modo di ricredermi.
So anche scusarmi se è ho sbagliato.
🙂
Accidenti…questa vostra Disputa sta diventando sempre meno…” gandhiàna “…hàhàhà…
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
e in ben altri Tempi sarebbe stata risolta all’Alba…con un bel Duèllo…all’ultimo Sàngre…!!!
Intanto…in quel di Israele ovvero in quel di Palestina…
sono in corso d’opera le ormai croniche,periodiche e ripetitive…
” Giornàte della Violènza “…
davvero spettacolàri…ahiloro…con morti e feriti da ambo le parti…
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
ERGO…quella Terra,oggi come oggi,più NON puòte proclamàrsi…” Sànta “…RIP…!!!
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ambo le parti stanno adottando mezzi sempre più violenti…
segno sicuro che quelli ” gandhiàni ” posson sì ben funzionare cogli Indù…
mentre non son certo consoni all’indole e dei Semiti e degli Ariàni…
Fallace logica di ragionamento.
Questo significa che i metodi Gandhiani non li stanno applicando (e non mi parei abbiano mai asserito di applicarli), non che non funzionano.
Lungi da me l’intenzione d’innescar una stucchevole Diatriba…come quella fra te ed Elisèo…
ma mi pare che Tu sia un po’ troppo…” bastiàn contrari “…e troppo sbrigativo nei tuoi Giudizi…
hai equivocato,spero in bona Fede…io ho semplicemente rammentato un fatto incontrovertibile:
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
la sostanziale differenza di Indole esistente fra Noi e gli Indù…ovvero…fra Occidentali ed Orientali,
così miti,Loro,che preferirebbero morir di fame,piuttosto che ammazzàr una Vàcca…sacra per Loro…
Noi invece,più feroci assai…ce la mangiàmo…tutto qui…e non fraintendermi pure questo…bitte…!!!
Ma Tu credi davvero che i Palestinesi
possano liberarsi coi ” gandhiani ” mezzi…
avendo a che fare con gli Israeliani…???
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Dài…suvvia…un minimo di senso della Realtà…che diavolo…!!!
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Verissimo Nemo, la mi a risposta è inappropriata. Resta il fatto che:
1. Il discorso era incentrato sulla lotta qua e non in Palestina. Quindi i metodi gandhiani non vanno bene solo per gli indù (che detta così, mi pare pure offensiva).
2. L’obiettivo degli israeliani è ormai dichiaratamente sterminare i palestinesi, che tra l’altro sono rimasti in pochi. Quindi a questo punto è legittima difesa (ma si sa, il più forte sappiamo chi è). Nel mondo occidentale c’è ancora spazio per la lotta gandhiana
3. Gandhiano non significa remissivo. bruciare un magazzino della Monsanto è gandhiano. Non pagare una tassa ingiusta è gandhiano, Ma questo non significa che non sia combattivo. Si usa la dove il potere cerca sottomissione, non stermino. O quanto meno dove iniziare a sterminare non è strategicamente consigliabile.
🙂
Beh…ammetto di aver sinora inteso in modo riduttivo,il termine…” gandiàno “…
visto che lo assimilavo ad una totale inerzia e passività…fatalistica…
” orientale “…per l’appunto…e detto sine mènoma offesa…ovviamente…
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
guarda,però,che ciò che gli Israeliani suppongo più temano,sul lungo periodo,
sia proprio una potenziale ” Bomba ” demografica,incontrollabile,inarrestabile,
che potrebbe portare i Palestinesi ad esser maggioranza…” democratica “…ERGO…
Pacifico,poi,che la vetusta…” Tèrra+Sànta “…d’antan,
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
divenuta oggi una sòrta di…” Mattatòio “…a cièlo apèrto…
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
non abbia proprio più nulla di Sànto…più niente di Sàcro…
Vivevano tutti in Pàce,in quel di Palestina,sotto il vècio Impèro*Ottomàno…
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
la Disgregazione causata dalla Grànde+Guèrra è all’origine dell’odièrno Màle…
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
così come da Noi funèsta fu la Caduta dell’Impèro+Absbùrgico+Kattòlico…
…” EA QVAE SVNT…SICVT SVNT “…!!!