Con la vittoria del “No” alle odiose condizioni imposte dalla Troika (e dai suoi figli) da parte del popolo greco, si è scritta una pagina destinata ad entrare nei libri di storia come la miccia che potrebbe appiccare l’incendio che manda in fumo decenni di lavoro occulto, a partire dal piano Kalergi, per la costruzione di un Nuovo Ordine Mondiale in cui gli stati-nazione non esistono più ma sono asserviti ad un unico dio-denaro, dietro la accattivante facciata del “senza frontiere è più bello“. Questo è un ulteriore passo avanti di quella partita a poker di cui parlavo qualche tempo fa, direi una importante mano in cui si sono “viste” le carte e i greci hanno dimostrato di non avere paura; anzi, come ha ben scritto Blondet in questo ottimo pezzo, quando chiamati alle armi (Varoufakis ha detto: “questa è guerra”) sanno dare il meglio di sè.
Mi permetto di riportare, a caldo, alcune osservazioni.
Chi non paga il pizzo va punito
Se state taglieggiando i negozi di una città, e uno non paga, e non solo non paga, ma lo fa sapere agli altri, cosa fate, lo lasciate fare? No di certo, anche se il suo peso è minimo, perchè costituirebbe un pericoloso precedente: anche gi altri potrebbero dire: “Beh, allora non paghiamo neanche noi!”. Per questo la posizione della Troika è stata così intransigente.
I prestiti vanno a ripagare chi?
Come ben sintetizzato da D’Alema (ma dove era prima?), gli investitori tedeschi che hanno il denaro in prestito a tassi praticamente nulli, gadagnano dagli ottimi (15% e oltre) rendimenti dei titoli di stato greci, senza il rischio cambio, oltretutto. Quando la Grecia si dichiara insolvente, sono i risparmiatori (o diremmo meglio: speculatori) tedeschi a rimetterci, ecco perchè Merkel & C. non possono permettersi di scendere a compromessi: deluderebbero il loro elettorato.
Il carro dei vincitori
Osservo come, ascoltando le varie rassegne stampa e i programmi radio, stamattina (diverse ore di auto mi hanno dato questa opportunità) il tono dei commentatori fosse completamente diverso da quello che si percepiva fino a sabato (non che le persone abbiao cambiato idea, penso che probabilmente ci fosse una sorta di diktat che impediva in invitare a parlare alcuni prima, ed ora, a cose fatte, servono questi altri esponenti, a commentare). Tanto si parlava di debito, di conti, di sperperi, di colpe della Grecia fino a sabato, tanto si parla di casa comune europea, necessità di rilancio dell’economia reale, di un new deal, basato sulla green economy, nuove forme di energia, ecc.oggi. Insomma, fino a che non era sicura la sconfitta si minacciava ricordando i debiti, adesso si cerca di riconquistare il terreno facendo appello ad altri argomenti, più condivisibili ed accattivanti. Chiaro segno che si cerca di recuperare, che la Grecia fuori dall’Euro è un grosso, grossisimo problema.
Il grande assente: l’elefante nella stanza
Anche da parte dei commentatori più preparati non ho sentito nominare il vero problema alla base di tutto: la creazione di denaro da nulla, emesso a prestito dalla BCE. Sappiamo come il prestito sia matematicamente irripagabile, e come questo sistema assurdo di creazione del denaro renda assolutamente vana la parola democrazia: se chi viene eletto (politici, parlamenti, governi) non conta nulla, e conta chi non è eletto e non deve rispondere ad un popolo (BCE e soci), perchè parliamo ancora di democrazia? Oltretutto la matematica ci viene in appoggio: i numeri in gioco sono tali per cui dovrebbe essere chiaro anche ad un bambino che solo la creazione di denaro totalmente slegata dall’economia reale, finalizzata a far guadagnare chi da questi indebitamenti ci guadagna, rende possibili quest disavanzi (multipli del PIL delle nazioni!); eppure, nessun commentatore che si spinga tanto in là da farlo notare. Peccato, sarà questione di poco, spero… alla prossima crisi?
La genialità di Varoufakis
Domenica mattina in trasmissione a Canale Italia rispondevo ad un ascoltatore che si lamentava di alcune mosse del governo greco citando John Perkins (chi ha letto Ingannati lo conosce sicuramente) e il suo “Confessioni di un sicario dell’economia”. Dove sostanzialmente l’autore, un ex, fuoriuscito dei servizi segreti, racconta la creazione dell’impero americano tramite infiltrazione, corruzione e minaccia dei governanti dei vari paesi (in particolar modo quelli con qualche risorsa naturale, petrolio o simili). E di come, dove non funziona la corruzione, si passa alla minaccia, e dove la minaccia non basta, si passa all‘eliminazione fisica (tanti casi in sudamerica lo testimoniano, come Omar Torrijos e altri), e dove neanche l’eliminazione fisica sia possibile, si passa alla guerra vera e propria (Irak e Libia, tanto per citarne alcuni). Bene.
Chi vi dice che non sia stato fatto altrettanto in Grecia? Che non sia stata ventilata qualche minaccia? No? E perchè no? Perchè la Grecia è troppo piccola? Perchè conta troppo poco? E allora l’Austria, con l’omicidio (e successivo infangamento della sua memoria) di Heider, emergente politico anti-europeista? (per non citare il nostro – per noi veneti – Panto, imprenditore candidatosi anni fa alla guda della regione e morto in un misterioso incidente del suo elicottero). Per questo credo che Varoufakis sia stato un genio: si toglie – formalmente – dalla ribalta, per non essere l’uomo chiave, quello intorno quale gira tutto, quello che basta eliminare per far tornare le cose come erano prima. No signori: qui cè un popolo, non un leader: me ne posso anche andare subito, e ne troverete altri 10, 100, 1000 pronti a prendere il mio posto.
L’ignoranza di Padre Livio
Lo so, lo so, in tutte queste trame sovranazionali non dovrei tirare in ballo anche lui, il nostro padre e padrone di Radio Maria, ma, che ci volete: è più forte di me. E anche se la sua radio quache mese fa è arrivata a denunciare il signoraggio, con autori che citavano addirittura Chesterton, e la sua teoria distribuzionista, P.Livio stamattina si è espresso con assolute banalità e luoghi comuni indegni di una persona del suo spessore e con il suo seguito. Le stupidaggini alla
- “meno male che noi abbiamo l’Euro se no all’estero non ci rispetterebbero neanche, con la nostra liretta“,
- “meno male che c’è l’Europa unita così non abbiamo le guerre” (vallo dire a libici, afghani, irakeni e siriani), o
- “grazie all’Euro possiamo andare all’estero senza dover cambiare i soldi alla frontiera ( sai che roba!)
ed altre amenità di questo tipo.
La stupidità dei lecchini del potere.
Padre Livio però è in buona compagnia, se, come ho sentito oggi in radio, qualche giornalista commentatore è arrivato a dire che “… non è democrazia chiedere il parere al popolo con un referendum“.
?????
Posso solo dire: giornalisti venduti al potere. Come faranno a rimangiarsi la parola? Vedi la copertina di Panorama vista oggi in edicola…. Magari avessimo noi al governo personaggi come questi che in Grecia stanno ridando dignità al loro popolo!
le crisi si susseguiranno così in fretta che non avremo il tempo di seguirle e chi se ne frega bast ca ce sta o sole bast ca ce sta o mare na nenna a core a core e na canzon pe canta’ chi ha avut ha avut chi ha dat ha dat scordammece o passat simme e napule paisà’ w ‘o tre
La vittoria è solo apparente. Tsipras non è quel Leonida alle Termopili che pensavo e speravo. Faranno un accordo maleodorante: I paesi d’Europa aiuteranno la Grecia ma non si eliminerà la causa che è connaturata nel sistema. Il sistema deve continuare così com’è, con gli interessi che continueranno ancora: Insomma è un giubileo moderno: Tutti rinunciano ad una parte dei propri debiti e crediti affinchè la grande porcata monetaria possa continuare in perpetuo senza toccare il sistema; e la crisi rinviata a nuova scadenza. Tanto la classe politica greca è corrotta, la magistratura è corrotta. Trovata una sistemazione temporanea il popolo grida Vittoria! sono tutti felici e contenti: “Chi Ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato, Scurdammece
‘o passatro, simm’ è Napule paisá.
Ma gli austriaci la pensano anch’essi così? E Viktor Orban il leader ungherese?
Chi più,chi méno…tutti ‘sti televisivi..” BVFFONI & PAGLIACCI & FELLONI “…hìhìhì…
si barcaménano,alla mén pèggio…a fòrza di Slogan,Màntra,Luoghi comuni e Fràsi fàtte…
massimo ” maéstro “,in questo,su tutti,è illo nostràno sedicènte…” statista “…hàhàhà…
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e vorrèbbe addirittura…fàr ” Stòria “…il poverìno…capàce solo di meschìno cabotàggio…” dèmo-cretìno “…!!!
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SIC…”…tutti i problemi si possono risolvere…”…SIC…
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beh…trànne Quélli che NON si pòsson sciòglier…
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pe’ i Quàli necèssita la Fatàl Soluzione…” Gordiàna “…hàhàhà…!!!
A vedere quanto scura in viso fosse la Merkel credo che le siano arrivate telefonate al vetriolo da parte dei suoi compagni internazionali. Gli USA reclamano un atteggiamento collaborativo con la Grecia, segno che dietro la Grecia si temono spalle molto più larghe del previsto. Da padroni e creatori padri della finanza quali sono, sanno bene quando è il caso di smetterla con “le ruberie” che possono provocare la rivoluzione francese, anche perché adesso la stessa UE ha ammesso indirettamente i suoi errori e più esplicitamente il FMI.
Che la Merkel e Hollande abbiano sbagliato è un fatto! Il referendum greco ha parlato! Possono coprire quanto vogliono i media, ma purtroppo i mass media schierati alla “lotta comunista” o “forza Silvio” possono solo giocare il ruolo della “ragazzina offesa” che sbraita col genitore che la chiude in camera senza cena. Per di più senza intaccare minimamente l’opinione dei “mediamente più informati” e dei cittadini “mentalmente più attivi ad informarsi”, visti i toni da bar oramai raggiunti da certi cronisti.
Inoltre gli stessi mass media che parlano in certi toni pro Euro raccolgono molte critiche che fanno vedere l’Euro come un problema, senza realizzare nulla del suo “bellissimo sogno ancestrale”!
Per di più coloro che vorrebbero “disinformare” qualora non sappiano la verità sono di coloro che neanche si ricordano la notizia al telegiornale e che soffrono di psicologie bestiali, quindi totalmente inutili se non possono diventare “carne da macello per la guerra” (visto che nessuna leva alle armi è in corso).
Francamente li compatisco. Possono pure dare dei pagliacci a Tsipras e Varoufakis quanto vogliono, ma alla fine hanno fatto la figura del “bue che dice cornuto all’asino”.
Con ciò voglio apprezzare l’intervento di Romano Prodi su Avvenire, in cui ha dichiarato che l’Europa di oggi non è più l’Europa che sognava, la vede come un’Europa debole e cieca, con leader che oramai si contendono fette di potere per il controllo dell’Europa e perdono tempo a rispondere al rivale ogni volta che si sentono i piedi pestati.
Lui stesso ha notato come la situazione di insofferenza verso l’Euro pesa anche sui paesi dell’est europa. Anche se ammette che la Grecia non vuole tagliare i ponti con l’Europa e vorrebbe stare nell’Euro, chiarisce che ciò non può conciliarsi con la situazione attuale.
L’Europa dovrebbe cambiare lo Statuto SEBC, dovrebbe riformarlo daccapo (basta con la priorità alla stabilità dei prezzi), promuovere la libera erogazione di moneta, creare una reale mobilità dei fattori produttivi tra paesi, contrastare le organizzazioni criminali, sottoporre a votazione di comitati di cittadini (fatti da docenti universitari, funzionari contabili amministrativi, uomini distinti per meriti sociali e beneficienza) le scelte di politica monetaria e permettere che la Corte di Giustizia Europea preveda sanzioni per i banchieri della BCE, istituendo un arbitrato internazionale (tipo una ipotetica Corte dei Conti Europea) con avvocati scelti da ambo le parti e in totale trasparenza delle sentenze e della discussione, cui anche i cittadini possono partecipare tramite iniziativa mediata da comitati dei cittadini (costituendo anche un canale RAI apposito).
In più si dovrebbe creare un sistema di valute parallele all’Euro (soprattutto ad uso per enti locali) in ogni paese per far sì che certe catene produttive (integrate verticalmente) siano escluse dalla transazione in Euro, imponendo per legge l’inaccessibilità in ogni modo e strumento alla finanza in certi mercati, divieto di contratti derivati su attività reali di primaria necessità, divieto di cartolarizzazione dei titoli rischiosi, divieto di “finto libero mercato” (quando parlano di “libero mercato” traducete “mercato psicopatico”).
Si dovrebbe pure aiutare l’innovazione tramite Ufficio Marchi e Brevetti non come preposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, con periti che si limitano solo a verificare su archivio se non ci siano replicanti. Si dovrebbe rendere di nuovo stimolante, libera e pubblica la ricerca di idee (e non costringere a nascondere i colpi di genio), sottoporre a brevettazione anche le teorie matematiche ad uso economico (imputando responsabilità anche sugli attuari), così anche le teorie proposte devono passare al vaglio di una valutazione. Sai come verrebbero scomodati gli economisti di certe banche centrali se dovessero sentirsi giudicati persino sul campo istituzionale?
All’Ufficio dovrebbe lavorare personalità che si sono distinte in campo accademico per la qualità della docenza, per la qualità delle pubblicazioni, per la qualità delle scoperte scientifiche fatte (dove chiunque può avere potere di istruttoria per aprire un processo di sindacabilità del lavoro scientifico, così si evitano lobbismi/feticismi scientifici).
CONCLUDO: la Grecia non è una vittoria di Pirro (a meno che si volesse un ritorno alla dracma), è un inizio di obbligata presa di coscienza per mettere il guinzaglio a Draghi, Merkel e Djesselbloem, visto come sono stati inadatti a stemperare le tensioni. Ora tocca loro di cambiare i loro piani e collaborare per salvare i paesi europei, non scaricare nessun barile a nessuno, farsene una ragione che l’onnipotenza spetta solo a Dio!
…la spicciola ” crònica ” quotidiàna è…pedissequa,còmoda,fàcile…Ripetizione…TV…
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la sol cosa de la quale son capaci tòti li mediatici ” QVAQVARAQVA ” televisivi…hìhìhì…
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al contràrio…” HISTORIA “…” ILLA***VERA “…hàhàhà…è…” INVENZIONE “…BBBRRR…!!!
Certo è che la verità non è mai tutta solo da una parte, ma di certo si capisce bene che le intenzioni sono spesso “nette” e questo permette gradualmente di uscire dalla retorica “mediatrice” disfattista di chi smorza le forze retoriche verso una presa di posizione decisa.
Il fattore politico conta più del fattore economico quando l’economia diventa stantia ed inconsistente.
Sui possibili futuri scenari greci si prevede anche “Cipro 2”, con prelievo forzoso di liquidi dalle banche greche e il taglio degli aiuti esteri. Anche se realmente la situazione di Cipro non può assimilarsi in quanto gode di scarsa regolamentazione e ha ampi spazi di manovra soprattutto noti alle società di trading online (che a Cipro aprono molti conti correnti per rifilare la scusa dell’inesigibilità dei crediti dei clienti a causa della Banca centrale cipriota piuttosto che alle loro pratiche scorrette).
Altro possibile scenario è l’arrivo di finanziamenti extra-comunità UE accompagnati da aperture verso nuovi accordi commerciali (non ultimo il Shanghai Round), dato che ogni paese ha la sovranità di decidere i suoi partner commerciali che più desidera, come richiede il libero mercato.
La crisi greca ha “riverginizzato” i mercati interni, così al primo che ci mette i soldi verrà un gran profitto, a condizione che venda anche all’estero. Per questo serve l’Europa, alla Cina e alla Russia non interessa la Grecia per scopi politici (stanno troppo bene per fatti loro, magari si riservano il big heist un domani), interessa se può indebolire i concorrenti europei. Se vuole dettare loro condizioni, deve avere un’apertura commerciale in ambito alimentare, industriale.
Altrimenti diventerà un polverone politico che distrugge l’Europa.
L’eventuale arrivo di nuovi finanziatori asiatici non può avvenire con un sistema che rischia di cambiare fuori gioco la valuta, non si riuscirebbe a contrattare la nuova posizione con l’Asia, si assisterebbe ad un prelievo forzoso di euro tedeschi in Grecia pur di non farli finire a Pechino, causando default greco e una definitiva piazza cinese sotto l’UE per reazione.
Ciò che temo è che dopo di loro possano venire leader pro USA o pro Cina, al che vedremmo:
nel primo caso – la Grecia verrebbe imposta dell’austerità (al contrario del falso tono collaborativo che chiedono), perché la Germania sembrerebbe non voler cedere a compromessi, per cui gli USA “muoverebbero la montagna da Maometto”;
nel secondo caso – la Grecia verrebbe isolata dal suo principale mercato di sbocco, per cui la Cina potrebbe decidere di aiutarli a patto che si aggancino ai loro emergenti mercati, vedendosi costretti anche a sostenere costi per aumentare la competitività delle loro merci.
Le due ipotesi sopra tuttavia sono fuori discussione se rimangono leader greci così netti e decisi, perché la Cina e la Russia non hanno un vero piano di emergenza per la Grecia, gli USA ci tengono a che non colpiscano l’asse portante dei suoi partner commerciali per cui fintanto che non può controllarli direttamente (ma al massimo spiarli), rimane loro di “chiedere ai vassalli di vassallare”.
…starnàzzan e sgavàzzan…supèrbi…illùsi…incosciènti…ignorànti…hìhìhì…
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tòti ‘sti modèrni…” Pròci “…téle_visìvi…hìhìhì…QVAQVARAQVA…hàhàhà…
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cèrto che…se tòsto tornàsse lo legìttimo…” Re “…beh… allora…hàhàhà…!!!
Chiarisco:
i greci hanno mostrato coraggio leggendario! La vittoria del NO di Tsipras alle manovre di austerità e di impoverimento della Grecia pilotate dalle dittature bancocratiche è ancora più straordinaria se si considera le premesse dei mass media.
Tutti i mass media erano contro la Grecia, tutti puntavano a far credere che avrebbe vinto il SI, addirittura con sondaggi falsi e smentiti. Gli incompetenti delinquenti di nome Draghi, Merkel, Dijsselbloem hanno violato ogni singola regola di cui loro stessi si fanno porta bandiera, hanno provato a strumentalizzare menzogna e paura contro il popolo greco.
Hanno addirittura ordinato ai mass media di parlare solo di autorevoli che parlassero di votare SI al referendum, a partire da ambigui soggetti come ex ministri greci coinvolti in diversi scandali di corruzione e alto tradimento ai valori della Costituzione, ai conti truccati e allo zerbinismo verso viscidi padroni.
Nonostante ciò ha vinto il NO, dimostrando che la manipolazione dei mass media funziona solo sul cervellino involuto dei giornalisti leccaculo. I valori sono superiori alla corruzione, alla PNL, al terrorismo, alla falsità, alla menzogna, all’ipocrisia, alla vigliaccheria, alla viltà, alla finanza creativa, all’egoismo, alla cattiveria!
Mi risparmio l’austerità dei toni professionali per vestire panni volgari ma sinceri, perché è ora di dire basta a queste pratiche scellerate!
E’ ora che i potenti si mettano a dieta e facciano psicoterapia, e soprattutto vedano di farsi illuminare dalla bontà d’animo, dall’onestà, dall’intelletto dell’uomo magnanimo. Se non ne sono capaci, che vadano a cercarsi un altro lavoro!
I greci sanno bene che questo NO è solo l’inizio, sono pronti a combattere per difendere i diritti, l’uguaglianza, la pace, la giustizia, l’economia reale, la morale, l’etica.
Dio li benedica e li protegga sempre, perché nessun male potrà nulla contro i giusti!
Altra cosa, le unioni monetarie sono storie trite e ritrite, nella storia ce ne sono state diverse, e che un paese esca dal sistema euro non deve meravigliare, visto che “le 10 piaghe d’Egitto bibliche” sono spaventapasseri per fessi o piuttosto l’ammissione del fallimento di un modello liberista a parole. Altrimenti si tratta di spudorati attacchi diplomatici, ma a quel punto hai già perso se scendi a quel livello.
Anche se in teoria non esiste una clausola per uscire dall’euro, visto che l’uscita dall’euro di un paese sarebbe interpretabile come un’aggressione, in realtà questa stessa clausola sta portando l’Europa a tirare avanti l’arto congelato quando le converrebbe tagliarlo prima che possa provocare la morte del paziente. Col risultato che sta inasprendo le tensioni tra paesi dell’Eurozona, in un gioco stremante dove alla fine si arriverà sul ciglio di un burrone e allora sarà troppo tardi per tornare indietro. Col risultato che altri popoli dal carattere dominante voteranno di imporre condizioni a sé favorevoli fin quando non sarà la stessa UE a suicidarsi per evitare le rivoluzioni.
Non sarebbe la prima volta se un paese esce, in fondo le unioni monetarie nascono e muoiono da decenni. Fin troppo che l’Europa ha tirato così tanti anni avanti.
La questione è molto semplice:
la vittoria è la sconfitta,
il bene è il male,
la conoscenza (materialistica) proviene dai conflitti tra i due poli.
Il problema di fondo è che l’uomo è dispersivo e quindi noioso a morte, riproduce sempre le stesse cose (con forme diverse).
Stiamo assistendo ad un cambiamento epocale.
Questo cambiamento è così!
Saluti a tutti.
Strati sempre più ampi di popolazione stanno scoprendo il meccanismo della truffa monetaria. Il problema non è però la creazione del denaro dal nulla: ma la cosa importante è il corretto uso del denaro. Infatti creare denaro per destinarlo alla produrre strade, acquedotti, case popolari, centrali elettriche, linee ferroviarie, ecc. sarebbe una cosa sempre fattibile e a senza debito verso le banche ma solo verso le imprese costruttrici.
Invece accade che tra le classi amministrative, la conoscenza della meccanica dell’emissione monetaria, non viene messa al servizio di progetti utili per le popolazioni, ma per permettere a gruppi sociali di appropriarsi di tale potere di compra a scapito di altri gruppi meno consapevoli.
Lo stesso Tsipras, di scuola catto comunista, non si direbbe intenzionato a svelare il “segreto” dell’emissione monetaria. Si direbbe invece propenso a non scoprire le carte e tenere il segreto pro domo sua o pro suo partito. Da qui la sua manifesta intenzione di pagare il debito ancorché artefatto, magari chiedendo aiuti e dilazioni di pagamanto, ma evitando di denunciare pubblicamente la truffa implicita nel sistema.
Tsipras sta giocando una partita inedita, non è così sempliciotto come i media occidentali l’hanno dipinto. E’ ovvio che vuole ritagliare posizioni larghe per sé, non vuole intaccare il sistema monetario per evitare di danneggiare un partner commerciale di cui ha comunque bisogno, ma giustamente per il bene della Grecia lo fa pretendendo condizioni di gran lunga più favorevoli, nonché prospettando di rivoluzionare la politica monetaria della BCE; come nello judo, passivamente si rimanda al mittente il colpo per indurlo a cedere. E questo sta portando a rivelare “il re nudo” a sempre più ampie fette di popolazione.
Se il sistema vuole sopravvivere, deve adeguarsi ad un atteggiamento più onesto e collaborativo, meno lesivo dei diritti umani, più utile per il reale benessere del popolo, e non per finta o a chiacchiere.
Se hai sentito del crollo della borsa cinese, avranno detto che è dovuto al referendum greco. Che corbelleria, accettabile solo se non segui la borsa! In realtà ha aspettato il referendum greco, ma per liquidare via molte società legate col mondo occidentale nelle piazze di Shanghai e Hong Kong. Da tenere conto è che di suo la Cina è finanziariamente una “nana” (quindi figurarsi cosa sarà quando sarà a proporzioni del suo PIL reale), per cui buona parte della sua capitalizzazione di mercati azionari è occidentale. A parte la spudorata politica di sostegno delle imprese cinesi oltre le regole di mercato, la propaganda di incoraggiamento per i cinesi a giocare in borsa, negli USA non ridono di certo, visto che le borse americane hanno registrato anche loro un piccolo tonfo (si è persino pensato ad un attacco hacker al NYSE), seppur più contenuto che in Cina.
Ciò è dovuto sia per indebolire il mercato americano che sta spingendo al ribasso ulteriore il prezzo dell’energia col suo shale gas, sia per far sì che le imminenti scadenze di ottobre dell’hedging (investimento speculativo di privati, visto che il governo non vuole accollarsi troppe spese) sullo shale gas trovino molti imprenditori e alcune grosse compagnie insolventi, così scatenando l’inizio di una fine. Infatti siamo di fronte ad un eccesso di offerta di energia globale, per cui gli USA “non sanno a chi vendere né in casa, né tanto meno fuori casa”. Come detto in passato, lo shale gas è una rivoluzione a gambe mozze. Eppure le risorse energetiche abbondano, peccato che sarà le legge del far west a decidere. Di certo non può risolvere la faccenda con una guerra/false flag o tamponando l’Iran con le sanzioni, né puntare sul fabbisogno energetico cinese visto che la Cina si soddisfa da altri partner. E neanche vendere agli europei in recessione (che devono difendere la stabilità dei prezzi e l’euro), che per di più stanno puntando sui nuovi giacimenti in Europa (vedasi il caso Basilicata, che sembra avere risorse da competere persino con i paesi del Nord).
Le piazze europee hanno tenuto (FTSE MIB in testa) soprattutto perché si sono schermate con l’apprezzamento dell’euro sul dollaro post referendum greco (ora a 1,107 eur/usd). Quindi così possono prospettare di aver attutito l’urto greco, ma solo rinviato lo scotto da pagare.
Chissà come finirà?
Si moltiplicano in queste ore, dopo l’esaltante risultato del referendum in Grecia, i dibattiti entre opposte parti: Da un lato la grande finanza che ti ha “dato” il prestito e rivuole indietro il pagamento. Dall’altra parte la popolazione che riconosce il debito ma è ridotta alla fame che ha perduto anche i dirittti sociali.
Non vedo nessuno che entri nel nocciolo della questione: E il nocciolo è: Se uno ti ha dato in prestito una VERA porzione della propria ricchezza, Beh, è giusto che tu gliela debba restituire, magari anche con gli interessi, sia pure ridottii. Ma a nessuno viene in mente che chi DICE di averti dato il prestito, quello, in realtà non ha affatto perduto, non ha ridotto una porzione della PROPRIA RICCHEZZA, ma ti ha dato solo una scrittura su un pezzo di carta mentre pretende che tu restituisca a lui LA TUA di RICCHEZZA, per giunta gonfiata da interessi stratosferici. Insomma abbiamo a che fare con astuti illusionisti di teatro abili nell’arte dell’inganno, i quali presentano un’apparenza di persone serissime,ma solo l’apparenza.
Quel tàl Sapèlli…peràltro autorévole ed apprezzàto” Economista “…
vién a proporci un ” remake ” dello stòrico Congrèsso di Viénna…hàhàhà…
peccàto non abbia mènoma contézza della tragi&comicità della sua proposta…
1815…dalle Stélle…” Monàrchiche ET Aristocràtiche “…
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2015…alle stàlle…” repubblicàne and democràtiche “…
a presiéder,poi…li lavori…hìhìhì…andrèbbe lo nostràno…” prènce “…de li…QVAQVARAQVA…hàhàhà…!!!
Toh…dopo sì tànte brutte fàcce di sì tànti brutti cèffi…finalmente,su Rai24…ed era ora…che diàvolo…
una bèlla Signora…trattasi de la Reichlin,che mi dicon esser figliola del Vegliàrdo che,di recente,détte,
justamente,dello…” stupido ed ignorànte “…a quel tàl comicissimo…” statista “…hàhàhà…Rènzi…hìhìhì…
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beh…con cotàl Cognome…chissà che non pàrli a Nome del mitico…” Quarto + Reich “…” NAZI “…!!!
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…BBBRRR…” Viertes + Reich “…BBBRRR…” das Vierte * Reich “…BBBRRR…” VVV “…!!!
Ora come ora siamo in procinto di un accordo tra le istituzioni europee e la Grecia di Tsipras.
Leggendo sui vari quotidiani nazionali online sembra che Tsipras abbia tradito il suo elettorato (è prematuro affermare ciò, soprattutto visto che è un poker infinito), con particolare cupidigia da parte del sig. Antimo Marandola, docente internazionale di master, il quale si è sempre schierato filo-europeista ad oltranza (che dovrebbe rivedere i suoi toni e non intrattenere polemiche e insulti gratuiti con gli internauti malcapitati dei vari quotidiani visto che oltre a chiarire poco e nulla riesce persino ad offendere le mie origini ebraiche col suo atteggiamento).
Con tale atteggiamento di quello che potevo condividere finisce che poco rimane; dimentica inoltre che anche se si avesse ragione, la ragione stessa pretende pacatezza e gentilezza, altrimenti il silenzio, o comunque un confronto aperto sempre più gradito. Non una polemica ridotta sul personale, così fanno le persone che hanno poco da controbattere, coloro che hanno paura di aver sbagliato ma non possono ammetterlo.
Chiusa parentesi sulle frivolezze, dicevo sulle cose serie che se prima hanno fatto il referendum per rifiutare 8 miliardi di debito, ora sui giornali compare l’accordo di pagare 12 miliardi di euro.
Ma volutamente i quotidiani omettono il fatto che si tratta di una manovra a lungo termine, addirittura con esecuzione ultimata nel 2022 (probabilmente per conciliarsi coi fondi europei). Che è ben diverso del pagare 8 miliardi entro il biennio.
Questa voluta mancanza la dobbiamo al fatto che vogliono tirare uno schiaffo agli antieuropeisti per indurli a pensare che “le cose van così, amen, se ne facciano una ragione e la smettano di dire baggianate”. Anche se comunque Tsipras qualche errore l’ha fatto (e qualche magagna l’ha coperta!). Soprattutto nel non aver stipulato seriamente trattative coi mercati asiatici, visto che la Grecia ora deve comunque restare nell’euro e nell’eurozona, suo malgrado (ma era prevedibile).
Si capisce che la manovra da 12 miliardi è a medio-lungo termine dal fatto che parli del taglio alla spesa militare di 300 milioni di euro, con aumento di tasse per gli armatori e dell’IVA anche per le zone turistiche, facendo cenno alla spesa militare come al taglio più consistente. Mentre gli 8 miliardi discussi dal referendum erano soprattutto a breve termine, con effetti disastrosi.
Peccato che i maggiori capitali greci siano già scappati dalla Grecia, per cui tassare gli armatori sulla base dei redditi registrati in Grecia sarà una passeggiata (al che giocare sulle percentuali sarà un solletico).
Inoltre il taglio alla spesa militare è un boomerang ai tedeschi, dato che il governo greco comprava le forniture militari dai tedeschi (ultimamente divenuti i nuovi produttori più richiesti di mezzi e attrezzature belliche all’estero) che ora dovranno cercare nuovi acquirenti (e non sarà facile, o pensano veramente che col TTIP gli USA comprino la loro merce e diano volentieri uno smacco all’NRA, la stessa che ha messo il guinzaglio ad Obama?).
Per non parlare del taglio alle baby pensioni, che si tratta di un taglio di natura politica, per cui tra demagogia e filosofia della politica, Tsipras ha ceduto in parte, ma nemmeno ha fallito su tutti i fronti. Tuttavia sulla Grecia si è tornati a scommettere, tanto è che il tasso dei titoli di stato greci è 12,92%, praticamente alla Grecia spetta di pagare un tasso che sarebbe prossimo all’usura da certe parti, visto che se si pretende un pagamento non diversificato come molto spesso capita (non dovrebbe, ma succede!) si avranno alcuni che pagheranno un sacco e altri di meno, col risultato che abbiamo squilibrato i redditi. E se questo vi turba, meglio evitare di nominarvi l’effetto cascata dei tassi. Però bisogna tenere conto che la prospettata fiducia nella Grecia è dovuta all’apprezzamento euro dollaro ora a 1,12 più che agli accordi con la Grecia.
Vedremo meglio in futuro di quanto siano state sufficienti le informazioni disponibili fino ad oggi 10 luglio 2015, altrimenti ci troveremo di fronte a scenari inattesi. Resta il fatto che comunque la gente reclama sempre più i propri diritti, e questo referendum nella sua espressione di volontà popolare “merita rispetto” (il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella dixit).
Mah…Eco+Nomia & Finànza non son cèrto il mio forte…però…
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aumentar l’IVA sulle Isole,sinora non ancor toccàte dalla Krisi…
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non avrà come Effètto di tiràrle,loro pure,nel mortàl Gorgo…???
Ma per piacere, il debito se lo tengono, l’euro pure e l’accordo che hanno proposto equivale a spezzarsi le gambe da soli. Solo un boccalone che crede alle favole può chiamare vittoria una cosa del genere.
Ognuno è libero di credere a ciò che vuole, meno male, così almeno abbiamo due punti di vista anziché uno, ci arricchiamo entrambi, cosa che in certi partiti politici al potere evitano volutamente di far capire.
Ma qui non si tratta di solo opinioni, si tratta di capire veramente come stanno le cose. E affidarsi ad un giornale o peggio un telegiornale è come sperare che studiare sui compendi di certe librerie aiuti seriamente a passare gli esami all’università (e sono generoso con l’esempio).
Parlare di qualche cifra senza dire per intero cosa ha rendicontato la ragioneria generale di stato greca è azzardato! Solo che la gente a leggere si stufa e non capisce una mazza, per cui preferisce fidarsi di chi li aiuta ad interpretare il testo (se persino su Il Sole 24 Ore hanno proposto una pagina di giochi logici per l’estate e la gente sbaglia persino lì, è da capire quanto basso sia il livello di attenzione concentrazione e preparazione). Con ciò non sto dicendo che sono stupidi, ma solo distratti e poco attenti!
Tsipras ha dovuto cedere a compromessi di certi tipi, ma di certo la sua posizione non è identica a prima, anche perché la Germania non è sola in Europa; è evidente che è in corso un conflitto di interessi tra potenze come la Francia e la Germania, sulle quali pende la spada di Damocle degli USA, i quali stanno facendo i voltagabbana diplomatici ad usum una tantum. Infatti è da questo che si deve partire per capire che le condizioni imposte alla Grecia sono di certo non condivise neanche tra coloro che dovrebbero stare nella stessa trincea. E il referendum greco finisce per rafforzare questo litigio in cui è facile supporre che Tsipras abbia stralciato condizioni migliori (se mi sbaglio lo vedremo) approfittando dello stress dall’altra parte.
Quello che emerge chiaro persino da Il Sole 24 Ore è che ora come mai conta il “fattore P”, cioè quel fattore politico che sembrava assopito dal liberismo denaro-centrico che dimenticava come una scelta politica può mettere il guinzaglio alla pancia dei capitalisti, se sa imporsi con la forza (come stanno dimostrando ora in Cina per recuperare il crollo della borsa cinese).
Altrettanto gli USA stanno facendo con un capitalismo diretto, praticamente nei fatti hanno smentito il principio del liberismo e la FED sta ingerendo nei mercati eccessivamente, preoccupando i profitti degli investitori privati e dei fondi di investimento, che mai come ora vedono nella pericolosissima speculazione l’unica arma di recupero competitività con l’estero.
A quel che ho letto, ora il debito/PIL in USA è sopra al 100%, praticamente 10mila miliardi (se non erro, fonti della World Bank attestano il PIL americano nel 2013 a 16,77 mila miliardi di dollari; ora risulta dalla stessa relazione governativa che siamo al rapporto 100%, a logica sta dicendo che anche il PIL è sceso di 6 mila miliardi). Praticamente gli USA sono in recessione e nessuno dice niente! Ecco perché non sono stati più aggiornati e neanche abbiamo i dati 2014.
Con ciò la Grecia ha capito che può tranquillamente aumentare le cifre da rendere, perchè tanto i tempi si allungano, quindi nelle cadenze periodiche possono pagare di meno.
L’unica cosa da vedere è se Tsipras mantiene il piano per evitare il disastro (anche se oramai siamo a livello globale ad un livello per cui stiamo solo posticipando il giorno del giudizio), o tradisce per viltà (improbabile, visto quel che ha fatto e le minacce che gli sono state rivolte), o cede ai ricatti e verrà tacciato di incoerenza.
In ogni caso siamo di fronte ad una svolta, e affrettare il giudizio sarebbe un rischio troppo grande da correre (lo ricordo anche a me stesso).
Mah…il fàtto che il Kretése abbia mollàto…mi fa dubitàr della bòna Féde dello Tsipras…
che mi pàr esser fàtto della medésma ” stòffa ” fasùlla del nostràno PSEUDO”premier”…
che si mostra ” Maramàldo ” e spavàldo…ma solo coi déboli e perdènti…e vil servìl coi Padroni…
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se poi i Creditori li applàudono entràmbi…beh…c’è da dissipàr tòsto ogni residuàl Dubio al riguàrdo…!!!
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Può darsi che Tsipras, senza esser un genio dell’economia, venga preso ora per mano da qualcuno che ne intende più di lui. Egli ha dichiarato che la restituzione del debito non può essrere legata al fattore tempo, ma alla ripresa economica della Grecia: un discorso molto sensato e pratico.
E verrebbe preso per mano da un interlocutore e da proposte molto ma molto più etiche di quelle del FMI o della BCE.
La Russia di Putin propone di dare alla Grecia non un prestito di pezzi di carta che ai datori non costa nulla, ma la costruzione di un gasdotto che dal,la Russia, attraverso la Turchia giungerebbe in Grecia, e da li verso altre detinazioni in Italia mi auguro. La costruzione del gasdotto non è come un prestito di pezzi di carta che al datore non costano nulla. Ma rappresenta 20.000 posti di lavoro (e relativi salari) per i prossimi tre anni per le maestranze elleniche. Le famiglie che riceveranno tali salari, popranno acquistare quel che serve per la propria vita: è l’inizio virtuoso di una circolazione monetaria produttiva SANA e non fasulla. Il gas a prezzo ragionevole alimenterà i motori, gli autoveicoli e il riscaldamento greco. E potrà essere vrnduto ai vicini.
Consapevoli di questi risultati prospettati, molti nuovi investitori (italiani e russi), stanno acquistando immobili in Grecia. Il mercato immobiuliare comincia a muoversi e l’accelerazione della circolazione monetaria genererà una crescita generalizzata..
Questoi processo virtuoso potrebbe portare al “contagio” i paesi vicini, e indurre altri ad abbandonare i finanziamenti truffaldini della finanza occidentale e a dedicarsi alla promozione del lavoro e della produzione di nebi reali.
Che ne dice sig. Matteo Renzi? Lei non aveva pensato a un rimedio di questo tipo?
Lei Enrico è persona pacata, non perde l’aplomb. neppure quando si presenta un truffatore il quale ti ipnotizza e dopo di ciò ti fa credere d’verti dato un “prestito”. Tu sei stato ipnotizzato. sei obnubilato, e non vedi che quello ti ha prestato solo pezzi di carta CHE A LUI NON COSTANO UN FICO SECCO Quando Però colui che dice di averti prestato tale “denaro inesistente, tu ti sforzi di PAGARE IL DEBITO poiché tutti dicono che hai un debito, e che non paghi il debito (più i colossali interessi). E SE NON PAGHI I DEBITI SEI UN DISONESTO.
Ma quale debito? Non vede Enrico che abbiamo di fronte un gruppo di demenzial-delinquenti che alzano la voce, e suonano nel trombone ch tu ‘NON PAGHI I DEBITI” Ma quali debiti Se si tratta solo di un’illusione di mago da circo? NON VEDI CHE STANNO DISTRUGGENDO IL TUO PAESE che STANNO SACCHEGGIANDO LA TUA CASA E LA TUA IMPRESA E I TUOI BAMBINI LI METTE A CHIEDERE LA CARITÀ SUL MARCIAPIEDE?
Come si può pretendere di far finta di niente e mantenere la calma di fronte a tali PORCATE?
I miei post sono scritti di getto e perciò sono pieni di errori di ortografia, di sintassi, punteggiatura, ecc e talora arrivo ad omettere intere frasi. Che vergogna, vogliate scusare!
Nel mio post precedente infatti manca la frase: ” ,
Quando però, colui che dice di averti prestato tale denaro inesistente , tu ti sforzi di pagare il “debito” …..
“ne esige la restituzione”
Sicuramente Enrico conosce la formula matematica dell’interesse composto: M = C (1+i) con esponente “n”.
Che cosa significa? che l’ammontare di un prestito (diciamo di 100) più gli interessi (diciamo di 5% per ogni periodo), si calcola così: Ammontare totale = 100 x 1,05 x 1,05 x 1,05 x 1,05 x 1,05 ……e così via dipendendo dal numero di periodi di tempo. Con questo calcolo fraudolento, il debito di 100 ammonterà a 200. A lei sembra questa una pratica onesta, lecita?, legittima?
L’addizione degli interessi sui prestiti era proibita (tra gli ebrei vaganti nel deserto) dalle leggi di Mosè. Pratica tuttora in vigore tra i gruppi ebraici, appunto essendo considerato giustamente un trucco per rovinare il prossimo.
Questa pratica, considerata illegittima nell’antichità dalle tre religioni monoteiste, è oggi invece una pratica comunemente usata.
Dunque, gentili interlocutori, Abbiamo visto che il sistema bancario non ti presta alcuna ricchezza reale, cioè dice di prestarti ma egli non subisce alcuna perdita di richezza patrimoniale ma solo uno scritto su un pezzo di carta. E questo è il DEBITO PUBBLICO. A tale debito fasullo si aggiunga il trucco degli INTERESSI una frode sopra l’altra, che però le Nazioni devono restituire con PERDITA REALE DELLA PROPRIA RICCHEZZA.
Ma insomma, gentilissimi interlocutori, dove volgliamo arrivare ?
Non vi sembra giunta l’ora di andare a presentare il conto a questi demenzial-delinquenti sostenuti dalla magistratura italiana?
Proporrei una valutazione della ricchezza diversa dalla quantità di valuta e cioè come sono fatte le cose: se la qualità concordata del bene/servizio non viene raggiunta non sussiste lo scambio.
penso che la valorizzazione quantitativa porti in ogni caso ad un abbassamento della qualità e in questa situazione, ergo di nessun conto può essere preteso il pagamento (di qualsiasi forma o natura sia fatto).
A sragionare come i banchieri si diventa uguali a quelli.
Saluti a tutti.
Cèrto…se ti piéghi alla lor…” logica “…prefabbricàta…
sei già sconfitto…” A PRIORI “…prima ancor di cominciàr…
ed è la cosa che è capitàta a quel vigliacchétto dello Tsipras…!!!
In tema di Stòria,poi…ci spàccian come ” storico ” l’accòrdo sulla A-tòmica…hàhàhà…
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che colossàle Mistificazione…essendo essa l’Arma,invero,fra tutte,la più…” còmica “…
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che mai nisciuno avrà più l’ardir d’usàr…ed agitàta solo quàl spauràcchio…” spavènta-pàsseri “…hìhìhì…!!!
E…sèmpre per riflètter e meditàr sulla Stòria…
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c’è stàto un véro pròprio mutaménto antropològico,nel Pòpolo…
che,un tempo,quando ancora era un vivo e vitale,temibile…Tòro imbufalito…
assaltàva Palàzzi.,.incendiàva Kastèlli…
decapitàva Re…fucilàva Imperatori…
oggi,invece,ridotto ad un mite,imbèlle,castràto,impotènte pio Bòve…ahiLui…
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subisce e soppòrta umiliazioni e vessazioni…sènza mai dàr la minima Reazione…GRECIA DOCET…!!!
Moràle della Fàbula…hàhàhà…al fin de non desmentegàr…
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dàmose ‘na bèlla,gajàrda ripassàta a ‘sti famigeràti…” Protokòlli “…hìhìhì…
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Chapeau…Chapèl…Kepì…hìhìhì…Kipà…hàhàhà…!!!
Cèrto…beninteso…lo miglior lòco pe’ ri+lèggerseli…hìhìhì…
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sarèbbe,invéro,pròprio la Bàja de Monte***Kàrlo…
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a bordo dell’Imperiàl+++Pànfilo da ” CCC ” Mijioni de Sterlìna…hàhàhà…!!!
I “Protokollen” vengono da lontano. Furono pubblicati mi sembra nell’800, parafrasando un’altra pubblicazione ancora più antica.. Sono una lista di procedimenti necessari per destabilizzare la società, insomma sono tecniche per distruggere la società e specialmente quella italiana con la sua collezione di brillanti personalità di ogni epoca della storia.
Si fecero in quattro per “dimostrare ” che i protokollen erano “falsi”, attribuiti ad esponenti di una nota congregazione, dall’Okrana, servizio segreto zarista per accusare elementi appunto “sionisti talmudisti” si voler destabilizzare l’impero zarista.
I protokollen erano un falso, nevvero? fabbricati per poter accusare gli innocenti sionisti; giusto?
Fatto sta che l’impero zarista fu destabilizzato, quello Austro ungarico pure ed oggi l’Europa ed il mondo intero, ma a quale scopo? allo scopo di destabilizzare il mondo trasformarlo in una umanità di animali impotenti, incapaci di pensare e di regire affinchè lorsignori, i sionisti talmudists possano dominare il mondo?
Come? sono idee pazzesche?. Aprite gli occhi impotenti italioti ed osservate quel che sta succedendo in casa vostra sotto il vostro naso.
Il parlamento ha già stabilito che le banche potranno tranquillamente saccheggiare i vostri conti correnti. poi al governo hanno messo in campo Ridolini, il citrullo che voi ascoltate con molta attenzione. Dormite italiani. Dormite e sognate che la Befana vien di notte per portarvi tanti bei regaliini!
Dovete riempire il Parlamento e le banche di benzina, cari miei altro che p…….
Sono il MàSSiMo della ” Perfezione “…e Stratègica e tàttica…hàhàhà… +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
ERGO…son contemporaneamente…” Véri & Fàlsi “…hìhìhì…
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QVIA…furon di cèrto compilàti da una ” Ménte “…NON…” umàna “…hàhàhà…!!!
Taluni li attribuiscon ai fantomàtici…” Superiori***Sconosciuti “…hìhìhì…BBBRRR…
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Coloro cioè che ” pilòtan ” i lor burattini…” inferiori+++conosciuti “…hìhìhì…quest’oggi…” televisivi “…!!!
…e fra questi…” ultimi “…oggi dòmina la scéma Scèna mediàtica…illo Rènzi da Fiorènza…hàhàhà…
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pàre però che,ultimamente,la Fiducia in lui stìa scemàndo…e te crédo…scémo com’è…il Pupàzzo…” H “…
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che si véde infàtti costrétto a sparàr ” Renzàte ” sèmpre più gròsse…per potér restàr a gàlla…hàhàhà…!!!