Diciamocelo: noi credenti, in particolare noi cattolici, un po’ strani lo siamo. Cos’altro si potrebbe dire infatti di chi definisce una magnifica opportunità questa crisi economica apparentemente irrisolvibile? Un rompicapo, un paradosso, dove neanche i migliori economisti, che si fregiano di lauree e anni di docenza nelle più prestigiose università di economia, riescono non dico a mettere un po’ d’ordine, ma neanche a far intravvedere un futuro, una uscita dal tunnel. Abbarbicati su grafici, definizioni, correlazioni pseudo-matematiche e molto stocastiche, fra spread, CDO e CDS, sembrano moderni alchimisti che parlano una lingua che nessuno o quasi capisce, ma alla fine non riescono a trovare nessun bandolo della matassa, nessuna soluzione, nessun coniglio fuori dal cilindro.
Questa crisi economica che, a pensarci bene, è tutta un paradosso: con la tecnologia agli apici, nella storia dell’umanità, con i processi industriali e l’automazione a livelli mai visti prima, con i progressi nella scienza, nella medicina, nell’informatica, dovremmo essere nel migliore dei mondi possibili. E invece negozi con scaffali pieni di merci invendute, e contemporaneamente una povertà sempre più dilagante, una disoccupazione sempre più diffusa, destinata ad aumentare ancora. E aziende che chiudono, cessano le partite IVA, e chi ha un lavoro nel pubblico impiego, se solo fino a qualche anno fa si sentiva quasi di serie B, ora se lo tiene ben stretto, felice di appartenere (ancora per quanto?) ad una specie protetta. Per non fare il confronto con i nostri genitori: infatti la generazione che ci ha preceduto riusciva a mettere da parte qualcosa, e a comprare casa con un solo lavoratore per famiglia, qui se non si lavora in due si fatica ad arrivare a fine mese.
Ma noi cristiani siamo quelli del paradosso. Fin dall’inizio, seguaci di un Uno che viene messo a morte con il più infamante dei supplizi, segno di una totale disfatta del progetto di Dio, se letta con i parametri umani. Noi siamo fatti così: possediamo una chiave di lettura diversa. Con quali lenti guardare allora la crisi di questi tempi? Perchè definirla una magnifica opportunità? Certo, se fossimo calvinisti, solo il successo negli affari ci potrebbe confermare l’Amore e la predilezione di Dio per noi: ma non lo siamo, siamo cattolici, ben consci che l’Amore e la predilezione di Dio non hanno risparmiato il supplizio all’amatissimo Figlio ma neanche sofferenze e persecuzione a tanti santi, a riprova che “non sempre” (eufemisticamente) i disegni le aspirazioni e la visione di Dio coincidono con i nostri. Non voglio qui sostenere la tesi che spesso si sente dire: che l’oro si tempra col fuoco, e che la sofferenza è un segno evidente di predilezione (Dio corregge chi ama): credo invece che questa crisi sia una vera e propria opportunità di cambiamento, di risveglio, di presa di coscienza che stanno diventando ormai improcrastinabili.
John Perkins, autore del famoso “Confessioni di un sicario dell’economia”, chiese ad una conferenza: “quale fatto grave successe l’11 settembre 2001?” e il pubblico, ovviamente, rispose che c’era stato l’attacco alle torri gemelle, quello cha causò la morte di quasi 3.000 persone all’interno delle twin towers. Allora lui insistette: “No, qualcosa di molto più grave!” E di fronte alla titubanza del pubblico, disse: “L’11 Settembre 2001 sono morte 30.000 persone di fame, nel mondo. E anche il 12, il 13, il 14 settembre.. insomma, ogni giorno dell’anno.”. Touchè.
È evidente che troppo spesso ci concentriamo sui nostri problemi, piccoli, contingenti, a volte passeggeri, e non riusciamo ad innalzare lo sguardo. Come possiamo preoccuparci della crisi di un sistema economico che permette (anzi costringe) che 30.000 persone muoiano ogni giorno per la fame? Che gli stati, soprattutto quelli del terzo mondo ma non solo, siano sopraffatti da debiti impagabili sempre maggiori, e le tasse che si pagano vadano quasi esclusivamente pagare gli interessi su questi debiti? Dobbiamo proprio disperarci, e combattere per mantenere lo status quo, lottare per non far morire un sistema che si fregia delle proprie conquiste tecnologiche, ma non sa come smettere di sporcare e inquinare il pianeta, e lascerà in eredità ai propri figli un modo più sporco, più inquinato, più velenoso? Come possiamo insomma farci portabandiera di questo sistema ed essere preoccupati se questo modello di società è in crisi?
Forse, a forza di guardare nel nostro piccolo orticello, in cerca di qualche verme da mangiare, abbiamo dimenticato le sconfinate praterie del cielo che Dio ci ha destinato, come l’aquila di De Mello che si era convinta di essere un pollo?
Ecco allora, nell’infinita intelligenza di Dio, una opportunità magnifica: una sberla, una secchiata d’acqua fredda in faccia, qualcosa che, insomma, anche a costo di farci un po’ male (San Paolo sulla via di Damasco era rimasto cieco, mica una robetta da niente… però quanto avrà benedetto e ringraziato, col senno di poi, per quello schiaffo?) ci riporti a ripensare alla nostra vita, alle nostre priorità, ai valori veri. E a riscoprire la solidarietà, tanto per cominciare; e passando di atto in atto, di piccolo gesto in piccolo gesto, a rigettare le basi per una società basata sulla condivisione al posto della competizione; sulla collaborazione piuttosto che sulla divisione; sulla compassione per gli altri piuttosto che l’attenzione per sè stessi.
Perchè, in fin dei conti, la vera scoperta che dobbiamo fare, è che siamo tutti uno, e non esiste il bene individuale: il bene o è condiviso, comune, universale, o, semplicemente, non è.
Grazie per le Tue pillole e per quelle dei Tuoi intelligenti e colti interlocutori.
A differenza Vostra non confido nel fatto che l’ uomo contemporaneo sia capace di riflettere sulla propria cecità. Le masse, quindi anche il sottoscritto, sono state disperse. Abbiamo perduto credo definitivamente il concetto di collettivo, di società.
Grazie anche all’ impunità,Imperano l’egoismo, l’individualismo,la strafottenza e per quanto strano oggi possa sembrare, credo che nell’era di internet, della tanta disinformazione siamo molto più ignoranti di prima e stracolmi ( perchè riempiti, umiliati ) di tante false sicurezze.
Ci fidiamo e per questo ci affidiamo.
Io vivo nella stupenda e controversa repubblica di Sicilia.
Una delle caratteristiche della mia bella terra era il sole tutto l’anno.
Sono un appassionato di foto e se mi dici come pubblicarle ( imageshack va bene ? ), se Vi interessa, Vi faccio vedere come Giulietto Chiesa, con il suo tanto criticato e sbeffeggiato ” aerosol “, abbia ragione da vendere.
A noi, da un po’ di tempo, stanno ” oscurando ” il sole.
Il sole…
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/06/tutela-salute-e-sicurezza-minaccia-viene-dal-cielo/553532/
http://www.youtube.com/watch?v=mEfJO0-cTis&feature=youtu.be
Seconda casella in basso, da sinistra verso destra ( sottotitoli anche in italiano )
Buon fine settimana.
Grazie
Attenzione alla tentazione della perdita di fiducia. Tentazione sottile, da ricacciare indietro non appena si presenta, anche in lontananza. Noi siamo in tanti, loro sono pochi. Loro devono avere paura di noi, non il contrario.
Caro Alberto, nella tua brillante riflessione, che io condivido, sia chiaro, si trova l’espressione dovremmo vivere nel “migliore dei mondi possibili”. Questa frase, attribuita al filosofo Leibnitz, e secondo il quale noi viviamo nel migliore dei mondi possibili, fu messa in ridicolo da Voltaire, pensatore e brillante autore satirico del 1700 prima della Rivoluzione francese.
le cose andavano male anche ai tempi di Voltaire, il quale, pur essendo cristiano, fu un feroce critico della gerarchia ecclesiastica del suo tempo. Ne aveva tutte le ragioni, come si vede dalle peripezie del suo eroe, Candido, un sempliciotto che ne passa di tutti i colori non sapendo barcamenarsi tra le malizie del mondo.
Noi cristiani vediamo la luce in fondo al tunnel. È vero.
Noi sappiamo che il male non prevarrà e sappiamo che invocando l’aiuto dello Spirito Santo, Quello ci ascolta e ci aiuterà sempre, se siamo sinceri, come ho potuto constatarer anche di recente. Ma questo non può impedirci di impugnare la spada e lottare con tutte le nostre forze denunciando la malizia e l’iniquità degli spiriti delle tenebre, che oggi insidiano la chiesa di Cristo persino dal suo vertice.
Al tempo di Voltaire le autorità cattoliche di Lisbona, in seguito al terribile terremoto e Tsunami che distrusse la città nel 1755, pensarono che quella fosse l’ira di Dio per avere essi permesso in Portogallo il soggiorno di troppi infedeli, cioè mussulmani ed ebrei. Così per acquietare l’ira di Dio fecero un grande progroom (retata) di mussulmani e giudei, li torturarono, li incarcerarono e poi li inforcarono e bruciarono sulla pubblica piazza. Dopodichè celebrarono un solenne Te Deum per scongiurare Iddio affinchè non riversasse più una simile catastrofe sul Portogallo. Commentando il fatto, il celebre Voltaire disse che i preti di Lisbona avevano trovato un magnifico antidoto per evitare terremoti e maremoti: Bruciare ebrei e giudei sulla pubblica piazza.
Poco prima di morire Voltaire chiese perdono a Gesù.
Era Cristiano, ma non era troppo legato ai preti, benchè non sia giusto generalizzare.
Ocio…Elisèo…
che la fatàl Giusta+Ira di Domine+Iddio da te rammentàta,
è sì rivòlta contro…” Miscredènti & Ipòcriti “…hìhìhì…
ma,ben inteso,di TVTTE le Ràzze,Lingue e Religioni…Nisciuna esclusa…hàhàhà…
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ERGO…riguarda pure Noi…” Kaucàsici & Kristiàni “…!!!
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Grazie, Alberto, per queste considerazioni.
Siamo chiamati a farle, come credenti nel Dio Vivo e Vero, che Si è svelato in Suo Figlio Gesù, vero Uomo e vero Dio.
Pur nella consapevolezza che la crisi economica e finanziaria non viene da Dio ma dall’azione combinata e sinergica di coloro che a Lui si oppongono e di coloro che vogliono “forzarGli la mano”, in quanto “acceleratori dei Tempi” nel modo che Lui ha in abominio.
E che, tra questi ultimi, i peggiori di tutti sono proprio quelli che appartengono alla Chiesa fondata DA e SU Gesù, e che vi ricoprono posti anche assai alti (e che quindi dovrebbero servire ancora più estensivamente ed intensivamente, se applicassero a sé stessi il Vangelo) nelle Gerarchie.
Ma, oltre che esserlo della Creazione, Dio resta il Signore della storia umana, pur in modi che sopravanzano i nostri più immediati e “naturali” pensieri.
E non c’è male operato dalla libera scelta dell’uomo (che si lascia, quando si allontana da Dio, ispirare velocemente ed intensivamente dal padre della menzogna, che quella libertà odia: e che rapidamente asserve a sé stesso, poiché chi opera il peccato diventa rapidamente schiavo del peccato) che Egli non utilizzi e non ricicli per un bene più grande: che è sempre riconducibile alla salvezza del maggior numero possibile di Anime.
Maranathà
[…] Crisi economica: magnifica opportunità! […]
Nel tentativo di ristabilizzare la Nazione Italiana, è importante in un primo tempo analizzare con grande attenzione con quali procedimenti le forze del nemico sono riuscite a produrre il presente “Shoà” (Disastro).
Ecco dunque, amata Nazione Italia, il programma, il meticoloso piano di distruzione pianificato dal nemico e messo in atto contro di noi.
Conoscendolo ed esaminandolo con molta attenzione, sarà facile, rifare il cammino inverso, ristabilizzare le amate sponde della dolce Italia:
1 Corrompere gli adolescenti con insegnamenti sovversivi
2 Distruggere la famiglia
3 Dominare le persone per mezzo dei loro vizi
4 Avvilire le arti e prostituire la letteratura
5 Minare il rispetto per la religione, screditando i preti con storie scandalose incoraggiando critiche e provocando scismi e dispute nel seno della Chiesa
6 Propagare il lusso sfrenato mode e spese pazze eliminando la capacità di godere di cose semplici e sane
7 Distrarre l’attenzione delle masse medianti divertimenti popolari, giochi, competizioni sportive, per impedire al popolo di pensare
8 Avvelenare gli spiriti con teorie nefaste, rovinare i nervi con rumori assordanti e incessanti, indebolire il corpo con inoculazione di virus di varie malattie
9 Creare lo scontento e provocare odio tra le classi
10 Spogliare l’aristocrazia delle vecchie tradizioni e delle sue terre gravandole con imposte insopportabili in modo da forzarli a contrarre debiti; sostituire le persone nobili con uomini d’affari e stabilire ovunque il culto per il vitello di oro
11 Avvelenare le relazioni tra padroni e operai mediante scioperi e serrate, eliminandi le possibilità di accordo, che produrrebbe collaborazione fruttuosa
12 Avvilire le classi superiori conogni mezzo e provocare il furore delle masse per la visione di turpitudini commesse dai ricchi
13 Permettere all’industria di esaurire l’agricoltura e trasformarla in speculazione pazza
14 Applaudire ogni utopia in modo da mettere il popolo in un labirinto di idee impraticabili
15 Aumentare i salari senza vantaggio per gli operai dato che il costo della vita sarà ancor più alto
16 far sorgere incidenti che provochino sospetti internazionali avvelenando gli antagonismi tra i popoli, moltiplicando l’odio e corse agli armamenti
17 Concedere il suffragio universale in modo che i destini delle nazioni siano affidati a gente senza educazione
18 Distruggere le monarchie e stabilire repubbliche, intrigare affinchè gli incarichi importanti siano affidati a persone con segreti inconfessabili al fine di poterli dominare
19 Abolire gradualmente ogni forma di costituzione al fine di impiantare il despotismo assoluto
20 Organissare vasti monopoli nei quali affondino tutte le fortune
21 Distruggere ogni stabilità finanziaria; moltiplicare le crisi economiche e preparare la bancarotta universale. fermare le industrie; far affondare tutti i valori; concentrare tutto l’oro del mondo in certe mani; lasciare capitali enormi in assoluta stagnazione; e quindi sospendete ogni credito e provocare il panico
22 preparare l’agonia degli stati, esaurire l’umanità per la sofferenza, angustie privazioni, perchè LA FAME CREA GLI SCHIAVI.
A parte qualche dettaglio ai punti 8 e 15 il resto è meticolosamente prescritto nei “protocolli dei savi di sion”.
Alla faccia di chi dice che sono un falso. Un falso che si avvera….
Son davvéro…” perfètti “…hìhìhì…’sti famigeràti…” S*****S “…Pròto+Kòllen…
in quanto partorìti da una…” Okkulta*****Ménte “…” NON…umana “…hàhàhà…
di certo…” Alièna”…di sicuro…” EXTRA…terrèstre…hèhèhè…
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” Véri***Fàlsi “…ERGO…” Fàlsi+++Véri “…!!!
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Ah quanto vi piace, a voi cristiani, la povertà degli altri…
Da dove ti deriva questa idea distorta?
Noi cristiani invece crediamo e sappiamo che Dio ha creato il mondo nell’abbondanza, per tutti, e solo l’ìavidità di pochi conduca tanti in miseria.
Oh Zard se leggendo l’articolo la tua sola risposta è questa,io non posso fare altro che abbracciarti forte forte forte e darti un bacio sulla fronte.
…..io ricca!sono qui che mi sbellico dalle risate,e credo di non essere la sola cristiana nella stuazione di quella che è ormai la maggioranza.
[…] questo vale anche in altri campi. Come scrivevo nella nota Crisi-economica-magnifica-opportunita/, a volte senza uno stimolo forte, non troviamo la forza, la decisione e il coraggio per cambiare. […]
[…] questo vale anche in altri campi. Come scrivevo nella nota Crisi-economica-magnifica-opportunita/, a volte senza uno stimolo forte, non troviamo la forza, la decisione e il coraggio per cambiare. […]
È meravigliosa questa riflessione Alberto! Grazie
Una più che necessària….” Precisazione “…
essendo il ” Piàno “in questione…TETRA****dimensionàle…
vòlto al Signoràggio sopra gli Arménti dei Terrèstri…TRI***dimensionàli…
esso è stato giocofòrza concepito da…” Entità “…PENTA*****dimensionali…
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gli Invisibili,OKKùlti,Ignòti…” S*****S “…!!!
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