Ha fatto scalpore l’irruzione della polizia per impedire ai ragazzoi di andare a scuola: come se fossero dei delinquenti, mentre quello che volevano fare era semplicemente andare a scuola, in barba ai DPCM.
Altro che delinquenti, ladri, spacciatori, magnaccia: i veri nuovi delinquenti, sono questi: cittadini che vogliono semplicemente tornare a fare una vita normale, dopo oltre un anno di chiusura.
Senza voler infierire sulle povere forze di pubblica sicurezza, che sono solamente l’anello evidente della catena, meri esecutori senza alcun valore aggiunto nel loro ruolo, e non li si può caricare di tutta la colpa per lo stato attuale delle cose, proviamo ad affrontare il problema da un punto di vista più generale.
Ci sono due modi di affrontare il problema: col cervello acceso o o col cervello spento.
Primo approccio: gli ordini vanno eseguiti
Questo è un approccio di legge, comodo, ma anche fallimentare: a pensarci bene, tutti i grandi della storia, quelli di cui celebriamo il ricordo e che ci vengono insegnati a scuola sono stati dei disubbedienti che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e dare una svolta alla storia.
Senza questi eroi contro,
- l’India sarebbe ancora sotto la dominazione inglese,
- ci sarebbe ancora la schiavitù negli stati Uniti,
- i neri sarebbero segregati, negli USA, come in Sudafrica,
- gli ebrei sarebbero ancora nei campi di concnentramento,
- non ci sarebbe il suffragio universale,
- e via dicendo.
Secondo approccio: entrare nel merito
Chiunque entri nel merito di questa narrativa Covid (perchè di questo si tratta: una narrazione, lontana dalla realtà scientifica) non può fare a meno di osservare tutta una serie di incongruenze, fra cui le principali sono:
- i 4 pilastri sui quali questa narrativa è fondata sono tutti provati scientificamente falsi, come scritto in questo post;
- la pericolosità del “virus” è praticamente analoga a quella di una influenza stagionale, e pressochè nulla per soggetti di età inferiore ai 60 anni, men che meno per ragazzi in età scolastica;
- moltissime situazioni di assembramento hanno provato la falsità del di rischio contagi;
- i dati sulla Svezia, che non fa nessun tipo di chiusura, sono in tutto e per tutto allineati a quelli dell’Italia, che ha attuato i più rigidi protocolli;
- la malafede di chi ci governa è emersa più e più volte, come ad esempio in tutti i casi di cure proibite che invece hanno permesso, a quei medici coraggiosi che, infrangendo le direttive, le hanno applicate e non hanno avuto nessun decesso fra i loro pazienti;
- nessuna legge è superiore alla costituzione, e nessun DPCM è superiore ad una legge, confermando in tal modo la nullità di questi provvedimenti che contraddicono legge e costituzione, cancellando arbitrariamente diritti costituzionali sanciti ed affermati da tempo, sia a livello nazionale che internazionale.
La soluzione: agire da uomini per non essere trattati da schiavi
Ora ci si domanda: è corretto applicare pedissequamente le direttive governative, o sarebbe meglio usare il cervello, usare la propria testa, ed entrare nel merito e provare a mettere un po’ di intelligenza in quello che si fa?
Io spero vivamente che tutti, in qualunque ruolo o incarico stiano svolgendo, comincino ad usare la testa. Anche perchè non mi piacerebbe vivere in un mondo
- dove esiste ancora la schiavitù
- dove gli ebrei o i neri sono discriminati
- dove non ci sono diritti democratici
che è esattamente come sarebbe il nostro mondo se alcuni coraggiosi, in passato, non si fossero alzati in piedi contro l’ingiustizia e non si fossero messi a lottare, a volte anche a costo della propria vita.
E proprio in onore di chi, usando la propria testa, si è ribellato ed ha creato un mondo migliore per noi, è il caso che ci rimbocchiamo le maniche e facciamo tutti la la nostra parte.
…è proprio perché la stragrande maggioranza di persone usa ESCLUSIVAMENTE la testa che il mondo sta diventando una cloaca!
Ma è così difficile da capire?!?
C O N V E R T I T E V I
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PS: la contro informazione, insieme a quella di regime, fa gli interessi del diavolo, che si è annidato nella testa.