Riassunto delle puntate precedenti (per chi si fosse perso qualcosa): il premier Monti, espressione della elite finanziaria mondiale, ha imposto un ulteriore svuotamento di potere a comuni, regioni e province eliminando le tesorerie locali. Zaia, governatore del Veneto, si è opposto, e ha non solo detto alla propria banca di non effettuare trasferimenti, ma ha addirittura fatto una diffide, casomai non fosse chiaro. Unicredit, fregandosene bellamente delle indicazione del proprio cliente, ha effettuato il trasferimento.
Lezioni che ne possiamo trarre:
- Ulteriore conferma (anche se non ce n’era bisogno) che chi comanda è la finanza mondiale, globalizzante e contraria ad ogni delega di potere in periferia e ad ogni forma di autonomia; tale potere è quello che ha cacciato il gpverno Berlusconi e ha messo il suo uomo di fiducia, Monti, fregandosene altamente delle procedure democratiche;
- La banca tratta i vostri soldi come se fossero suoi, e questo non perchè voi non contate nulla col vostro conto corrente misero: anche un cliente importante come la Regione Veneto non può decidere dei propri soldi, di fronte all’arroganza di una banca;
- Aveva ragione quel Rotschield che disse: “Datemi il controllo sul denaro di una nazione, e non mi interessa chi ne fa le leggi” come dire che il controllo del denaro dà un potere superiore a qualunque democrazia.
Lascia un commento