Caro amico ti scrivo,
cantava qualche anno fa Lucio Dalla.
Nel titolo di questo post non ho fatto un errore di battitura, dimenticando una “r”: no, volevo proprio scrivere “ti schivo“, cioè
- ti evito,
- giro al largo,
- non mi faccio trovare,
- e, evangelicamente parlando “scuoto la polvere dai miei calzari” se non ho potuto fare a meno di incontrarti.
No, non si tratta di vendetta: anche se siamo stati emarginati, trattati con disprezzo, additati come gli untori e le cause dei morti; ci avete detto che era colpa nostra se dovevate stare chiusi in casa, che era colpa nostra se non si raggiungeva l’immunità di gregge, che eravamo ignoranti, arroganti, che speravate che morissimo ridotti ad una poltiglia verde, non curati negli ospedali: no, non vogliamo vendicarci.
Anche se potremmo dire: “ve l’avevamo detto”; anche se ormai tutti i problemi di salute, dai turbo tumori alle morti improvvise ci danno ragione, non siamo qui a rinfacciarvi un bel niente: tanto non capireste. Non capite non perchè vi manchi l’intelligenza, la logica, la matematica:
non capite perchè non volete capire.
Quante volte mi sono sentito rispondere: “questo non lo voglio neanche pensare”: e allora non pensatelo, continuate a fare la vostra vita, continuate, chiusi nella vostra gabbia mentale, a vivere da prigionieri, e non sarò certo io a cercare di liberarvi.
Ma questo almeno concedetemelo: non pretendete che continuiamo a frequentarci, ad essere amici, a condividere le nostre vite.
Questo no: è già fin troppo difficile restare sani e retti in questo mondo che cerca di schiacciarci in tutti i modi, togliendoci la libertà, censurandoci, minacciandoci, che la compagnia di chi vuole, per scelta cosciente o inconscia, restare nella menzogna, no, questa non la posso sopportare.
Ti auguro ogni bene: spero che tu possa percorrere fino in fondo la strada che la Vita ha pensato per te, e trarne il massimo giovamento, nella buona o cattiva che sarà la tua sorte.
Ma io non posso averti accanto:
sei un peso troppo grande, e cadremmo nel burrone in due.
Stai sereno: dove hai scelto di stare siete in tanti, forse il 90 per cento, sicuramente la maggioranza: non ti mancherà la compagnia.
Io sono fra gli emarginati, ma, pur se in minoranza, pur se con pochi nuovi amici, sto bene come sto. Ma neanche la tua polvere voglio rimanga sui miei calzari: ora capisco bene cosa intendeva Gesù quando diceva queste parole.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, dice il proverbio, e, ricordando Borsellino, chi ha imparato ad apprezzare il profumo della Verità non sopporta più il fetore della menzogna.
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Presupposto:
“Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero. “, proverbio arabo
Personalmente mi è capitato di mostrare delle statistiche su reazioni avverse e decessi post “vaccinali” a gente covidiota tridosata, alcuni in modo tranchant rispondevano: ” Con le statistiche si può dire tutto e il contrario di tutto e quindi valgono poco”, da notare che nessuno di loro aveva mai studiato statistica all’università come esame universitario e nè mai a titolo di autoformazione, siccome però qualche pennivendolo di TV e giornaloni lo dice quando il tema in questione è controverso e allora loro subito a ripetere a pappagallo baggianate del genere, della serie: l’arroganza dell’ignoranza fatte persona!!
In ogni caso, in casi del genere, trattasi anche di disonestà intellettuale nei confronti di se stessi e quindi di conseguenza anche nei confronti degli altri!
Comunque , a titolo di cronaca, altri rispondevano “fatto tre dosi, non mi è successo niente, voi no vax esagerate tutto!”, altri invece ” purtroppo la cappa mediatica era talmente pesante che ci sono cascato”, altri invece “purtroppo mi sono fidato del mio medico di famiglia ma il mio sesto senso mi diceva invece di non fidarmi”, in percentuale leggeremente di più quelli che finalmente hanno capito di essere stati presi per i fondelli, comunque, tanto hanno fatto le puntate speciali di Fuori del Coro di Mario Giordano su Rete 4, insomma, quando vuole la TV ha il potere di svegliare le coscienze!!
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https://crepanelmuro.blogspot.com/2019/01/chi-meno-sa-piu-crede-di-sapere-il.html
https://crepanelmuro.blogspot.com/2016/06/sempre-piu-tonti-prove-scientifiche-che.html
È vero che ci sono delle categorie. Quella più numerosa è fatta da coloro che hanno rimosso e non vogliono parlarne; per loro è tutto finito e non hanno alcuna intenzione di elaborare. Pretenderebbero da noi la stessa cosa, perché tra le cose che hanno rimosso c’è anche quello che abbiamo subito, noi ma soprattutto i nostri ragazzi. Illusi! Non smetteremo mai di chiedere un confronto!
Poi ci sono quelli che hanno cominciato a capire qualcosina e ritengono che questo loro “qualcosina” possa bastare anche a noi… come contentino.
Di seguito una parte minoritaria, ma non inconsistente, di persone che avevano preso parte alla distopia Covid e non hanno alcuna intenzione di fare autocritica. Questi continuano ad insultare e infondo infondo forse godrebbero nel vederci tutti sotto terra, almeno avrebbero garantita l’ultima parola. Sono la parte peggiore dell’umanità, quella che “cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”.
Poi ci siamo noi, forgiati dai tempi difficili. Abbiamo smesso di odiare. Cionondimeno, non smetteremo MAI di pretendere la Verità. La sofferenza psicologica può portare alla sottomissione, ma anche all’evoluzione, alla consapevolezza e al coraggio. Siamo la spina nel fianco della terza categoria e potremmo diventarlo per il sistema, se lavorassimo bene con la seconda.
In ultimo le vittime dei sieri e del sistema tutto. Troppo feriti e troppo delusi per essere arrabbiati sul seri
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Diciamo anche che molta gente ha creduto a questa fake pandemia, agli inganni sul debito pubblico , alla versione ufficiale farsesca sull’11 Settembre,ecc.. , per mancanza o scarsità di atteggiamento critico, vedasi:
https://www.pensierocritico.eu/atteggiamento-critico-personale.html
in particolare vale la pena perché fatto davvero bene lo schema verso la fine sulle tre categorie: senso critico assente, senso critico debole, senso critico forte.
Comunque, secondo me la diffusione della TV generalista e a pagamento, Netflix compreso, ha fatto disastri sul senso critico della gente e il motivo è semplice, ad esempio guardare passivamente un, Tg, film o un incontro sportivo non ti fa smuovere i neuroni per niente, anzi te li impigrisce sempre di più e infatti fra gli addetti ai lavori della TV gira questa cinica citazione:
“La TV è come la cacca, la si fa ma non si guarda!”
ancora meglio:
“La TV è il potere che inganna le coscienze”, prete francese di cui non ricordo il nome.
Breve commento finale
La tendenza umana a giudicare il mondo da una prospettiva ristretta autocostruita è potente. Gli esseri umani sono in genere maestri nell’autoinganno e nella razionalizzazione. Noi spesso manteniamo le nostre credenze anche di fronte all’evidenza. Avere un atteggiamento critico è difficile perchè va contro il senso comune, ed è anche faticoso perchè richiede la ricerca e la valutazione di prove