Con mio grande stupore ogni tanto scopro persone che non sanno assolutamente nulla di cose che per noi della rete sono assolutamente normali: dall’11 Settembre alle scie chimiche, passando per l’AIDS e il signoraggio. E così mi sono deciso a rimettermi di impegno per provare a svegliare quanti più compagni di viaggio possibili.
Con l’unico mezzo che conosco: proponendomi ad effettuare presentazioni, con la scusa che le possiamo chiamare “incontro con l’autore“, ma alla fine lo scopo è di scuotere un po’ le persone e mettergli qualche dubbio, in modo tale che comincino a loro volta un percorso che li porti ad analizzare criticamente le informazioni che ricevono quotidianamente.
In fondo non serve tanto: basta una sala, un po’ di amici, se esiste già un gruppo che si ritrova per altri motivi è meglio, ma non è indispensabile; io porto PC, proiettore, libri; si fa un po’ di passaparola via facebook, via mailing (tutti ormai abbiamo almeno qualche centinaio di indirizzi mail, per tenerci bassi), se c’è uno “sponsor” come un comune o una biblioteca o una libreria o una associazione culturale, meglio, da più l’idea di serietà, ma, ancora, non è indispensabile. Con un mailing a 500 persone e insistendo con un po’ di amici si arriva a 20-30, bastano per fare un bell’incontro. Due ore, dalle 20.30 alle 22.30, magari con uno spazio per le domande. Se nel Nordest dove abito, o lungo la direttrice Padova-Milano che spesso percorro per lavoro, meglio.
Ecco fatto. Siamo, come si diceva, servitori inutili: a disposizione, senza pretese, senza ambizioni. Lavoriamo come se tutto dipendesse da noi sapendo che tutto è in mano Sua.
Ciao al Alberto
Ho trovato questo filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=4m5BVmZiIeU
Questo è il primo di tre …
Sono degli spezzoni di un vecchio film ma trattano di argomenti molto attuali
Te lo segnalo in questo articolo perche ha molti aspetti in comune anche con il tuo libro …
Ciao ciao
Visto, molto carina ed intrigante la parte iniziale (anche se con qualche cantonata: ad esempio l’invito a sposarsi e fare figli fra i messaggi subliminali: in realtà il NWO vuole proprio il contrario, e per fare questo promuove omosessualità, pornografia ed aborto), la conclusione un po’ affrettata… ma insomma, da vedere! 🙂
Come molte cose che si trovano sul WEB bisogna “filtrarle” 🙂
Un fattore da prendere in considerazione è senza dubbio l anno di uscita del film ( 1988)…penso che in quegli anni ( penso perche in quell anno nn ero ancora nato) i gay venissero discriminati ( nn come ora che vengono presi come modello dai media)
Sul finale non posso darti torto pero io apprezzo il regista che già a fine anni 80 abbia denunciato fatti che via via con gli anni sarebbero diventati sempre più attuali.
Bravissimo Alberto, a cogliere il dettaglio. Che è a dir poco fondamentale.
Del resto, John Carpenter resta comunque un regista del “Bosco Sacro” della “Città degli Angeli”.
E, in qualche modo, a tali Angeli (falsi) deve dare conto.
Quindi, occorre una camionata di discernimento per prendere il buono che c’è in un film hollywoodiano e riconoscere e tenere a distanza il cattivo. Per evitare di farsene intossicare.
Guarda la sincronia: 5 minuti prima di leggere il commento di calby e la tua risposta, stavo leggendo un articolo, illuminante, su “Basta Bugie” in cui sottolineava che la ragazza tedesca morta nel 1976 dopo un esorcismo (dalla cui è stato tratto il film “L’esorcismo di Emily Rose”) risulta che fosse un anima-vittima che si era data a Gesù a seguito della presa di coscienza dell’orrore dell’aborto volontario “legalizzato”.
Nel video del film, si vede Emily che, incrociando le persone, ne vede l’essenza spirituale. E ricorda tantissimo quanto rappresentato da Carpenter.
Credo proprio che lo Spirito Santo voglia farci comprendere che l’aborto volontario “legalizzato” stia riempiendo il mondo di “morti viventi”.
http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=32
A differenza che nel film di Carpenter (i cui committenti hanno lo scopo di inoculare un sottile ma penetrantissimo senso di scoramento e di disperazione: e sfido chi si sciroppa il fim fino alla fine a non provarlo), nella vita reale tali “morti viventi” (che si percepiranno tali solo al momento del Grande Avvertimento: e che, tragicamente, per l’orrore derivante dalla loro stessa vista sceglieranno di nascondersi, eternamente, nel più buio antro dell’inferno) hanno tutte le possibilità e tutti i rimedi per tornare vivi e con un cuore di carne:
– Devozione alla Madonna (recita del Rosario)
– Devozione (Adorazione Eucaristica e visita al Santissimo)
– Sacramento della Riconciliazione (Confessione frequente)
http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=84
Qui di seguito invece si vede e si sente la vera “Emily Rose”, ossia Anneliese Michel (nata il 21 settembre 1952 e morta il 1 luglio 1976: a 23 anni, 9 mesi, 10 giorni), che si è offerta come anima-vittima a Gesù fino al punto di accettare la possessione diabolica: sofferenza immane patita a beneficio di coloro che l’aborto lo compiono e lo permettono
http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=86
Per chi volesse vedere “L’esorcismo di Emily Rose” (che, rispetto al film di Carpenter “essi vivono” ha pagato un dazio molto meno invasivo al potere hollywoodiano: il fatto di non menzionare l’offerta di sé stessa fatta da Emily in riparazione dell’immane e mondiale crimine dell’aborto volontario legalizzato),
si trova qui:
http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=85
Infine, il testo della conferenza tenuta da don Claudio Crescimanno, esorcista, su Satana:
http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=33
Dove viene effettuata una disamina perfettamente chiara dei modi di manifestarsi di colui che rinunciò, per superbia, al suo ruolo di “braccio destro” di Dio.
Così chiara da risultare fastidiosa a chi, dentro di sé, ha una qualche più o meno volontaria zona d’ombra, in cui lascia agire indisturbato il cane rabbioso (e sto parlando anche per me stesso).
Sincronia su sincronia: proprio oggi mi chiedevi di approfondire il concetto di libero arbitrio che viene a decadere necessariamente nel momento in cui si inizia, liberamente, a scegliere il male.
Non ricordo dov’è scritto ma so che è scritto, nel Nuovo Testamento (o parole esplicite di Gesù o di qualche Suo amico in una delle lettere cattoliche), che: chi commette il peccato è schiavo del peccato.
Ciò è doppiamente vero:
sia in virtù della nostra concupiscenza interiore (frutto dell’ibridazione, frutto avvelenato del Peccato Originale: commesso dal Primo Uomo – con la Prima Donna INTERAMENTE Innocente- e rinnovato da tanti Suoi discendenti), che non può che rafforzarsi ed accampare sempre più “voglie” e “pretese” tanto più cediamo ad essa (quindi, se anche non vi fosse il male spituale PERSONALE, costituito da Lucifero e le sue schiere, sarebbe valida lo stesso l’implicazione: commettere il male –> diventarne schiavo —> non essere più libero);
sia in virtù dell’esistenza del male spirituale PERSONALE: vivo, attivo, pervertitore, instancabilmente all’opera. Ed animato da un odio così sfrenato verso Dio e verso noi uomini e donne creati (un tempo) a Sua perfetta Immagine e Somiglianza, ed oggi ricostituiti a quella Immagine e Somiglianza in virtù del Sacrificio Redentivo di Gesù (rinnovato quotidianamente in ogni Messa cattolica validamente celebrata); un odio così sfrenato, dicevo, che ci divorerebbe in un istante se non vi fosse la protezione perennemente attiva da parte di Dio. Al punto che quando il Padre decide di punire, non ha certo bisogno di “inviare” le disgrazie: ma è sufficiente che faccia lievemente abbassare il Braccio di Suo Figlio, perennemente teso a proteggerci.
In questo senso Dio “permette” il male e non lo vuole.
Con un simile “Avversario” (che, prima di esserlo nei nostri confronti, ha deciso di esserlo nei confronti di Dio), se anche non avessimo la concupiscenza interiore (ossia l’inclinazione al male ed al disordine, più o meno spiccata, con cui veniamo al mondo: e che il frutto avvelenato del Peccato Originale), è BEN EVIDENTE che varrebbe comunque l’implicazione suddetta: perché a commettere le azioni ispirate da costui, si finisce rapidissimamente suoi servitori. E servitori del peggior padrone possibile: quello che per te vuole il peggior male possibile.
Chi si allontana dal Padre, finisce prima o dopo a far da schiavo ad un padrone che padre non è ed a vivere delle ghiande per i porci.
La buona notizia è che il Padre è pronto in ogni momento a riaccoglierci, a braccia spalancate: alla sola condizione che facciamo almeno un piccolissimo, libero, atto verso di Lui.
A volte, è sufficiente anche soltanto una lacrima.
“…i cui committenti hanno lo scopo di inoculare un sottile ma penetrantissimo senso di scoramento e di disperazione: e sfido chi si sciroppa il fim fino alla fine a non provarlo…”
Esatto, come dico nelle presentazioni del libro, questa è un’ottima chiave per distinguere e capire la provenienza di ciò che ci viene sottoposto: il frutto (“dai frutti li giudicherete”). Una cosa che ti lascia depresso, disperato, spaventato, non può che avere QUELLA origine…