Immagino che non vi sia sfuggito l’articolo del Time (https://time.com/5936036/secret-2020-election-campaign/) che, in estrema sintesi, racconta di come siano state “pilotate” le elezioni per “salvare la democrazia“. Uso con la dovuta attenzione i temini: in particolare “pilotato” lascia intendere ad una sorta di guida, che non è propriamente un dirottamento (illegale quest’ultimo, legale a prima), perchè, se si fosse evidenziato un qualche crimine evidente, l’infrazione di qualche legge, ci sarebbero gli estremi per arresti od incriminazioni pesanti.
Insomma, una differenza sottile ma per nulla banale.
(se ve lo siete perso, eccovi un’ottimo pezzo di Blondet che ne parla: https://www.maurizioblondet.it/parola-di-time-le-elezioni-americane-erano-truccate/)
Ma perchè dirlo apertamente?
Ma la cosa che più mi interessava, la domanda che non trovava risposta era: perchè? Che bisogno aveva il Time, rivista dell’establishment, di uscirsene fuori con una sorta di ammissione così spudorata? Quasi un mea culpa del deep state? O semplicemente una manovra da bulli, del tipo: “guarda che forti che siamo: possiamo infrangere la legge e anche dichiararlo apertamente, tanto non ci fate niente” ???
E mentre mi arrovellavo nel cercare di capire quale fosse l’ipotesi più verosimile, ecco che mi arriva questo documentario (https://rumble.com/vdlez5-mike-lindell-the-full-documentary-absolute-truth-election-fraud-exposed.html) che sta dilagando;
e nulla avviene per caso:
- il 4 Febbraio esce l’articolo del Time,
- il 5 febbraio il documentario sulle elezioni americane e tutti i brogli ad esse connesse.
Bingo!
Hanno paura
Sanno che stanno per essere smascherati.
Sanno che le prove sono sempre più schiaccianti.
E allora scelgono una strategia paradossale, all’apparenza: sparigliare le carte, ed anticipare: sì, c’è stato un complotto, ma l’abbiamo fatto per salvare la democrazia.
Strano concetto di democrazia hanno questi. Che pensano che per salvarla si debba andare contro gli interessi del popolo votante. Forse una lezione di greco (demos) gli farebbe bene.
Gandhi disse:
- prima ti ignorano.
- poi ti deridono.
- poi ti combattono.
- alla fine vinci
In questo caso sono andati oltre:
- prima ti ignoravano
- poi ti hanno deriso
- Alla fine hanno detto le stesse cose che dicevi tu pur di non ammettere che avevi ragione tu.
Gigantesco lapsus freudiano di Joe Biden ripreso magistralmente dall’Ing. Alberto Medici:
https://www.ingannati.it/2020/11/04/a-proposito-di-frodi-elettorali/
“We have put together, I think, the most extensive and inclusive voter fraud organization in the history of American politics.” by Joe Biden
Se un gigantesco lapsus freudiano del genere ( inteso come gravità ) lo avesse fatto un Trump, Putin, Orban, Farage, Le Pen, ecc.. e allora subito i media mainstream occidentali ci avrebbero fatto i titoloni a caratteri cubitali e avrebbero frantumato le palle per settimane, lo ha fatto Joe Biden e niente di niente è uscito sui media mainstream occidentali, già da solo questo si sente puzza di bruciato lontano 10 km!!!
“INFORMAZIONE NEGLI USA / BIDEN, GIU’ LA MASCHERA”, di Andrea Cinquegrani per la Voce delle Voci
3 novembre 2020
Il fondatore di uno dei più prestigiosi siti sul fronte della controinformazione negli Stati Uniti, Glenn Edward Greenwald, lascia la sua creatura, “Intercept”, in clamorosa rottura con la proprietà, reo di lesa maestà nei confronti di Joe Biden.
Quando il potere fiuta il vento che tira e chi cerca ancora giustizia, verità e informazione viene fatto fuori. Segato come un ramo secco.
Siamo alla democratica (sic) dittatura a stelle e strisce, come già si annuncia.
Ma vediamo di cosa si tratta.
ntercept viene creato sei anni fa, nel 2014, dall’avvocato costituzionalista e blogger Glenn Greenwald, insieme a Laura Poitras e Jeremy Scahill.
Si tratta della prima pubblicazione di “First Look Media”, la piattaforma di informazioni finanziata da Pierre Omidyar, il fondatore di “eBay”. Inizialmente la piattaforma si basa su una serie di contenuti che viaggiano su un binario doppio: inchieste di giornalisti e collaboratori, ed una serie di segnalazioni che arrivano in via del tutto anonima, con le fonti perfettamente tutelate nella loro privacy, come era successo per i Wikileaks di Julien Assange, ancora sotto processo a Londra e con il rischio di essere estradato e spedito nelle galere americane.
Il propellente principale nella fase di start, comunque, viene assicurato dall’immenso archivio di Edward Snowden, che proprio in questi giorni ha chiesto la cittadinanza russa.
Uno dei temi più trattati e analizzati riguarda la security negli States, i suoi meccanismi, i suoi sistemi. Un terreno bollente, un campo assolutamente minato. Al centro delle investigazioni di Intercept ci sono i Programmi di Sorveglianza di massa imposti dalla National Security Agency, con i suoi cento tentacoli.
Ma il raggio d’azione presto si allarga ad un giornalismo di denuncia, capace di alzare il velo sulla malapolitica, la malagiustizia e la corruzione. Una spina nel fianco del potere e soprattutto di quel Deep State che condiziona e avvelena sempre più la scena politica statunitense.
E’ schierato sul fronte dei diritti civili, Intercept, ma i suoi nemici sul campo si fanno sempre più agguerriti, cercando di delegittimarne il ruolo e la dirompente carica.
La sua piattaforma open source, denominata SecureDrop, è stata sviluppata da Aaron Swartz e viene gestita da un’organizzazione non a scopo di lucro, “Freedom of the Press Foundation”.
E sul ponte di comando, per sei anni, resta lui, l’avvocato costituzionalista Greenwald, il quale si è anche aggiudicato un premio Pulitzer.
Fino ad oggi. Quando succede il ribaltone. Per aver “osato” scrivere qualcosa di politically non correct su quel Biden che si appresta a sbarcare alla Casa Bianca.
Più che ogni altro dettaglio o commento, preferiamo offrirvi la lettura dell’ultimo articolo scritto per il suo Intercept. Il suo – per ora – addio.
Riferimento e proseguimento:
http://www.lavocedellevoci.it/2020/11/03/informazione-negli-usa-biden-giu-la-maschera/
Pure in questo caso, ma che strane coincidenze…, niente di niente è uscito sui media mainstream occidentali, già da solo questo si sente puzza di bruciato lontano 10 km!!!
“In Occidente sono di ritorno arbitrio e censura”
di Thierry Meyssan
29 Dicembre 2020
https://www.voltairenet.org/article211880.html
La parte finale degna di particolare nota:
Negli Stati Uniti i forum – quali Twitter, Facebook, Instagram e YouTube – hanno ottenuto uno sconcertante privilegio utile alla conquista del mondo. Sono considerati trasportatori d’informazioni (come la Posta) e al tempo stesso regolatori dell’informazione che veicolano; è come se la Posta avesse il diritto di leggere quanto recapita e, se non è di suo gradimento, censurarlo. Garantendo di essere trasmettitori neutrali, questi forum proteggono l’anonimato dei clienti. Ne deriva che veicolano di tutto, anche messaggi che istigano a commettere crimini e delitti, nonché messaggi ingiuriosi e diffamatori, ma al tempo stesso coprono gli autori. Mentre nella stampa scritta lo stampatore che si rifiuta di rivelare il nome del cliente è ritenuto responsabile del contenuto di quanto ha stampato, questi “trasportatori d’informazione” si sono eretti a “regolatori”. Continuano a rifiutarsi di rivelare i nomi dei colpevoli, però sopprimono a proprio piacimento gli account giudicati contrastanti con le loro proprie idee. In tal modo si ergono a giudici, al di fuori della legge, senza dibattimento né appello.
Il 28 maggio 2020 il presidente Donald Trump ha revocato questo privilegio aprendo la strada a una regolamentazione giuridica ( vedasi: https://www.voltairenet.org/article210086.html ) . È però poco probabile che il Congresso USA tramuti in legge questa decisione dell’esecutivo. Tanto più che alcuni proprietari di questi forum e la NATO hanno già creato agenzie che giudicano l’affidabilità dei siti internet che sfuggono al controllo (una di queste è NewsGuard). Si tratta di seppellire i pensatori non ortodossi negli abissi dei motori di ricerca fino a farli sparire. Arbitrio e censura sono di ritorno.
Breve commento finale.
A. Donald Trump voleva mettere un freno efficace anche allo strapotere del social media, social media che sono un importante strumento del “Deep State” americano, e quindi probabilmente anche per questo motivo gliela hanno fatto pagare: truccando le elezioni e truccando le manifestazioni di protesta…..
B. “Il vero potere è nelle mani dei detentori dei mass media”, Licio Gelli, uno che di intrighi e complotti ne capiva un pochetto.
Cordiali saluti e buona serata.
TheTruthSeeker
“Conte, Finmeccanica e l’Ambasciata USA dietro la frode per far fuori Trump.
Le dichiarazioni bomba di un ex 007 americano: l’Italia e Conte hanno avuto un ruolo chiave nel complotto informatico internazionale per far fuori Trump. Tra i mezzi utilizzati i satelliti di Leonardo Finmeccanica”, di Riccardo Corsetto per L’UnicoQuotidianoSovranista
29 dicembre 2020.
“Il Governo italiano e Conte sono direttamente coinvolti nella frode elettorale che ha condizionato le elezioni americane portando alla illegale vittoria di Joe Biden.” Dichiarazioni al tritolo quelle che l’ex spia CIA Bradley Johnson ha rilasciato al sito Intelreform.org. Secondo l’ex agente CIA a compiere l’hackeraggio ai danni di Trump sarebbe stata l’ambasciata americana a Roma, con la complicità di Leonardo, azienda partecipata al 30% dal governo italiano.
Leonardo, un tempo meglio nota col nome di Finmeccanica, secondo l’ex 007 U.S.A avrebbe utilizzato uno dei suoi satelliti per l’invio dei voti manipolati a Francoforte e poi inviati negli Stati Uniti per il tramite di Roma, come riporta il giornalista Cesare Sacchetti. Leonardo S.p.A. è attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, che possiede una quota di circa il 30%. In Leonardo-Finmeccanica sono confluite le attività delle società precedentemente controllate come AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Selex ES, OTO Melara e Wass. Leonardo è la decima più grande impresa di difesa del mondo e la terza più grande in Europa con entrate dal settore difesa che rappresentano il 68% del proprio fatturato. La società è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano. L’azienda è strutturata in 5 divisioni operative: Elicotteri, Velivoli, Aerostrutture, Elettronica e Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni.
Conte nei giorni scorsi era stato oggetto di articoli di stampa che narravano di progetti per istituire enti di intelligence privati.
Il coinvolgimento del Governo tramite Leonardo. Le accuse dell’Ex agente CIA, Bradley Johnson
Riferimento e proseguimento:
https://www.lunico.eu/conte-finmeccanica-e-lambasciata-usa-dietro-la-frode-per-far-fuori-trump/
Breve commento finale.
Di bugie gigantesche a uso e consumo dell’impero americano ne sono state raccontate persino sulla seconda guerra mondiale dove ci sono stati milioni di morti, figurarsi per far fuori l’amministrazione Trump non gradita ai clan dominanti dell’impero americano, the sky’s the limit!!
In altre poche parole: Bugia Instrumentum Regni!!
Cordiali saluti e buona serata.
Fabrice
Sì, avevo visto (e credo anche pubblicato) l’affidavit dell’avvocato siciliano che dichiarava sotto giuramento che Renzi era indagato.
Sicuramente c’è un bello scontro di potere dietro le quinte… speriamo che vincano i meno peggio! 😉