Lo so, lo so: Crozza è simpatico. Fa ridere. A volte fa anche riflettere. Spesso sembra essere un antisistema, con le sue battute irriverenti ai politici importanti, anche presenti in studio, protetto dall’aurea di irraggiungibilità di questo schermo grande, alto, altrove (una specie di coscienza che sta al di fuori del tempo e dello spazio). Con quelle sue imitazioni che attaccano un po’ tutti, senza apparente distinzione.
Ma proprio per questo, proprio perchè i filtri e le difese calano, bisogna stare attenti: perchè fra una battuta e l’altra, fra uno scherzo ed un’imitazione ti può mettere qualche frecciatina “ad arte“, di quelle che servono a buttare in vacca il lavoro di risveglio delle coscienze che in molti stanno facendo. Quello che si dice, in gergo, è fare il gatekeeper.
E questo è quello che fa in questo spezzone: buttare fango su tutto e tutti, a far credere che chiunque si permette di non credere alle versioni ufficiali sia sostanzialmente pazzo, credulone, paranoico, o tutte e tre le cose insieme.
E vabbeh, direte voi, ma è solo un comico, avrà finito gli argomenti, e non sapeva con chi prendersela, no? Sarà.
Ma ci sono interessanti concomitanze. Come Veltroni, sentito per radio alcuni giorni fa, che rimpiangeva i tempi in cui tutta l’informazione era filtrata dalla TV, ed era in qualche modo controllata; altro che oggi, che tutti si possono svegialre ed inventarsi la bufala di turno. O come la Boldrini che annuncia una azione contro le notizie false: “Sono in contatto con esperti, i cosiddetti debunker: – ha spiegato la presidente durante un incontro con la stampa – il debunking è l’attività che smaschera le bufale” attraverso una verifica attenta e puntuale sulle fonti e sulla trasmissione della notizia. E tutto questo mentre Facebook annuncia che inserirà un tasto per segnalare le notizie false.
Forse questo è il tentativo di rivincita di chi, abituato a comandare semplicemente comandando l’informazione ufficiale, si è accorto che questo non bastava più. E hanno perso il referendum britannico sulla Brexit. E hanno perso le elezioni americane, dove la candidata supportata da tutti i media, da tutto lo star system, con una campagna elettorale che non ha badato a spese (molto di più del suo concorrente, Trump) ha perso. Non sanno più come fare a contenere questa nuova sorta di democrazia dal basso, questa forma di controllo decentrato delle informazioni che, sì, è vero, lascia passare anche tanta roba falsa, ma sta ormai imparando a fregarsene delle veline ufficiali di partito e si cerca e diffonde le informazioni che vuole.
Sul The Guardian una giornalista si lamenta perche Google (che è un motore di ricerca) non fa censura. Si sa, più o meno, come funziona: propone ai primi posti della ricerca i link che hanno avuto il maggior numero di clic dagli utenti. Così come, nelle ricerche, suggerisce, nel completare la frase, quelle che sono state già effettuate altre volte. Tutto qui. E questa giornalista del The Guardian che si lamenta perchè Google non fa censura sembra proprio venire da un’altra epoca: non capisce che il mondo è cambiato, e quelle come lei non troveranno un posto, in questo nuovo modo di fare giornalismo, se non scendono dalla loro torre d’avorio dove potevano cullarsi nella certezza che la gente avrebbe bevuto tutte le bugie che loro avrebbero scritto. Come la Botteri che dichiarava, incredula, all’indomani della vittoria di Trump: “Che mondo ci attende, se quello che scriviamo noi giornalisti non influenza le masse?”
Bene ha fatto Massimo Mazzucco di Luogocomune.net a sfidare Crozza. Perchè, sotto la apparente innocuità di uno spettacolo comico, ma con la complicità di una audience di milioni di spettatori, non si può far passare per perdita di tempo, nel migliore dei casi, o di follia, nel peggiore, l’attività di tanti, tantissimi che hanno contribuito a rendere note moltissime trame oscure e che sarebbero altrimenti rimaste ignote ai più.
Caro Crozza, non ci fai ridere a scherzare sui morti dell’11 Settembre. E neanche a scherzare sulla pelle degli ammalati a causa dei vaccini. E neanche sulla pelle dei poveracci travolti dalla crisi economica. Fai ridere con qualcos’altro, e, dì ai tuoi datori di lavoro che a sputtanare gli onesti ricercatori ci pensino loro.
Bravo Alberto!
Caro commilitone delle Milizie Celesti di San Michele Arcangelo.
Ti do una notizia interessante: Entra in contatto con Elia Menta, altro gigante difensore della Verità, ho saputo che Elia Menta stia preparando una serie di conferenze in materia di nuovo sistema monetaria etica alla “Silvio Gesell” emissioni monetarie a sostegno dello sviluppo economico delle popolazioni e non quella vigente, sistema che strangola lo sviluppo e la prosperità dei popoli e giustifica il furto delle ricchezze delle famiglie e delle imprese italiane miserabile strumento di distruzione della stessa civiltà italiana.
Peccato che Massimo Mazzucco sia sostenitore di una teoria di copertura (uso termite) incompatibile con le evidenze dei fatti…
https://www.facebook.com/I.testimoni.di.Judy/photos/a.300257016826355.1073741828.300239130161477/586592234859497/?type=3
Massimo Mazzucco è sicuramente in buona fede anche se non ha approfondito la teoria di Judy wood
L’opinione di Mazzucco (supportata da una serie di prove, è condivisa da una fila interminabile di giornalisti, scrittori, avvocati e intellettuali di altissimo valore, come Maurizio Blondet, Tom Bosco, Giulietto Chiesa, Giuseppe Turrisi, Messora, Gianpaolo Pucciarelli, Elia Menta, Giorgio Vitali, Vincenzo Marra e tanti altri, senza escludere il nostro carissimo Alberto Medici
La teoria della Wood è affascinante e per molti versi incontrovertibile: hanno usato armi nuove, forse la stessa fusione fredda (o qualcosa di simile) per far venir giù le torri, come detto qui: https://www.ingannati.it/2015/03/19/11-settembre-2001-e-fusione-fredda-2-complotti-al-prezzo-di-1/
Il fatto che in molti non se ne siano accorti (da Mazzucco a Chiesa ecc.) nulla toglie al loro valore, nè al fatto che NON possano essere stati dei terroristi islamici nascosti in una grotta dell’Afghanistan ad orchestrare l’attentato.