Trovo online questo pezzo:
L’affollamento sui social di solidarietà per la morte della ragazza del nord Italia mi fa pena e ribrezzo. Un caso mediatico studiato ed amplificato a puntino per riprendere la propaganda contro il genere maschile, portando sui social addirittura individui a scusarsi per essere nati maschi. Tutti hanno abboccato e adesso, tra citazioni, scuse e minuti di silenzio, non c’è un profilo che non abbia speso una parola per questo fatto. Non esiste più guerra, intelligenza artificiale, distruzione dell’economia, soggiogamento della popolazione alle ideologie green europee. Il modo in cui tutti quanti seguite la scia mediatica mi fa intristire: purtroppo i tempi sono ancora acerbi, ancora le vostre priorità sono quelle sbagliate, ancora non avete capito che voi siete parte del gioco e lo state ancora assecondando con una stupidità disarmante. (Black Out)
Ora, premesso che qualunque atto di violenza è deprecabile, soprattutto quando compiuto verso un più debole, (e questo è il caso di solito di una donna nei confronti di un uomo), mi permetto innanzitutto di far notare come gli omicidi di uomini in Italia siano almeno il doppio di quelli di donne: e il fatto che un uomo venga ucciso non mi sembra debba meritare meno sdegno solo perchè è un maschio, ad essere ucciso.
Nel mio comune è apparso uno striscione, tempo fa:
“la violenza contro una donna è una sconfitta per tutti”
e io avrei voluto aggiungere sotto:
“quella contro un uomo invece va bene”.
In secondo luogo tutti questi attivisti, pronti a manifestare, ad organizzare convegni, ad aprire dibattiti, perchè se ne stanno zitti di fronte al massacro giornaliero che da quasi 2 mesi va avanti a Gaza?
Non sono donne massacrate anche lì? Non sono degni di attenzione i bambini uccisi, sepolti vivi nei palazzi bombardati? Dov’è il vostro coraggio, la vostra iniziativa, il vostro sdegno?
Aggiungo, per completare il quadro, una considerazione sul film della (pur bravissima) Paola Cortellesi “C’è ancora domani“.
Niente da dire sulla bravura dell’attrice, ma la storia, ad esser buoni, è un po’ inverosimile e raffazzonata, a guardarci dentro meglio si capisce che è proprio una propoaganda anti maschile in linea con quanto portato avanti negli ultimi decenni dai poteri che stanno dietro al WEF e che puntano alla disgregazione della società colpendo il suo punto cardine, la famiglia.
La storia infatti parla di una donna, menata continuamente dal marito, che sopporta, sopporta, e fa finta di niente, e il riscatto avviene quando lei, di nascosto, va a votare, nella prima edizione di elezioni in cui anche le donne venivano ammesse.
Ora, a parte che la narrativa di una storia familiare viene in questo modo elevata, subdolamente, a condizione generalizzata del genere femminile (secondo il sillogismo: visto che non puoi votare <-> è normale che tu sia pestata dal marito), con la finta democrazia che abbiamo oggi, dove votare non serve a nulla, sembra quasi una presa in giro, un tranello quello di far vedere la possibilità di votare come il massimo del riscatto cui poter ambire, da parte del genere femminile.
Da quello che vedo io, le donne hanno invece un grandissimo potere, molto maggiore di quello degli uomini, e sono cadute nel tranello di chi le vuole convincere che per contare qualcosa devono fare quello che fanno gli uomini: solo così avranno l’uguaglianza che meritano.
Un altro inganno ben congegnato.
1. Integrazione sui dati.
Resta alto il numero di femminicidi in Italia e in Europa Europa
“Con femminicidio si intende l’omicidio di una donna in quanto donna. Insieme ad altre redazioni dello European journalism network, abbiamo ricostruito l’incidenza di tale fenomeno nel nostro paese e in Europa. Nonostante le numerose difficoltà di misurazione.”, OpenPolis
mercoledì 1 Marzo 2023
I dati sui femminicidi sono pochi e scarsamente armonizzati. Per questo si parla di omicidi di donne in ambito domestico.
La Lettonia è il paese Ue in cui il fenomeno è più diffuso.
In Italia nel 2022 le donne sono state vittime del 91% degli omicidi commessi da familiari o (ex) partner.
Diminuiscono gli omicidi, ma resta elevato il numero di quelli commessi in ambito domestico.
Proseguimento:
https://www.openpolis.it/resta-alto-il-numero-di-femminicidi-in-italia-e-in-europa/
In particolare il seguente passaggio dell’articolo:
“In generale l’Italia presenta il secondo dato più basso d’Europa per incidenza degli omicidi sul totale della popolazione: 0,48 ogni 100mila abitanti. Più elevato solo di quello del Lussemburgo (0,32) e ben al di sotto della media Ue (0,89). Anche per quanto riguarda gli omicidi di donne il dato italiano è inferiore alla media Ue (0,38 contro 0,66).”
Commento.
Però Tv e giornaloni ci fanno i titoloni anche per diffondere la solita loro propaganda antitaliana, l’apoteosi in questo senso nel prossimo punto.
Comunque, da notare anche che in questi femminicidi avvenuti in Italia contano anche quelli fatti ad esempio da un rumeno e da un nigeriano, e si sa , per chi lo vuole sapere e non ha le fette di patate sugli occhi, che gli immigrati delinquono di più:
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/immigrati-delinquono-di-piu-fatto-non-opinione-260694/
2. Esempio emblatico di propaganda antitaliana su TV e giornaloni che come ho già detto raggiiunge l’apoteosi.
https://www.attivismo.info/i-falsi-luoghi-comuni-economici-sullitalia-percezione-e-realta/
3. @Ing Alberto Medici
A titolo di cronaca, in uno dei miei ultimi post nella sezione commenti di “A cosa serve QUESTA GIUSTIZIA?” ti avevo fatto una precisa domanda
Ops! Vado a vedere
Integrazione al punto 1 del mio primo post, quello del 20 Novembre 2023
Recenti casi gravi di cronaca nera avvenuti in Italia in cui le vittime sono donne, ma TV e giornaloni muti come pesci.
https://www.imolaoggi.it/2023/11/04/uccide-di-botte-la-moglie-romeno-se-la-cava-con-9-anni/
https://www.imolaoggi.it/2023/11/18/due-14enni-drogate-e-violentate-da-due-algerini/
https://www.imolaoggi.it/2023/09/20/uccise-di-botte-la-moglie-marocchino-a-giudizio-per-omicidio/
Commento
Nel primo caso la vittima era una donna rumena, e aveva pure una figlia adolescente quando è morta, il marito omicida è rumeno, nel secondo caso sono due ragazzine italiane, sono state violentate da maggiorenni algerini, nel terzo caso era una donna italiana che aveva delle figlie piccole quando è morta, ammazzata di botte da un marocchino, se in tutti e tre casi gli aggressori criminali fossero stati uomini italiani, TV e giornaloni in almeno uno dei tre casi ci avrebbero fatto titoloni e per giorni interi a frantumare i maroni sulle piaghe italiane del femminicidio?
Risposta: sì , sicuramente al 99,99%!!
Ergo, due pesi e due misure, Cui Prodest?
Aggiornamento integrativo.
1. Uccise a coltellate moglie e suocera, Jawad Hicham condannato all’ergastolo. Il figlio: “Bene così”, La Nazione, 2 dicembre 2023
Arezzo, 2 dicembre 2023 – La corte d’assise di Arezzo ha condannato all’ergastolo Jawad Hicham, 38 anni, marocchino, accusato di aver ucciso a coltellate la compagna Sara Ruschi, 35 anni e la suocera Brunetta Ridolfi, 76, nella notte tra il 12 e il 13 aprile scorsi ad Arezzo.
La sentenza è stata pronunciata dalla corte d’Assise presieduta dalla giudice Anna Maria Lo Prete al tribunale di Arezzo. Nel corso dell’udienza di questa mattina il pm, Marco Dioni, dopo la sua requisitoria aveva chiesto la pena massima: l’ergastolo con l’aggravante del vincolo parentale. Stessa richiesta delle parti civili. La difesa dell’uomo aveva chiesto l’esclusione dell’aggravante, la concessione attenuanti generiche e sconto di un terzo della pena.
Jawad Hicham uccise a coltellate Sara Ruschi, 35 anni e la mamma di lei Brunetta Ridolfi in un appartamento di Via Benedetto Varchi ad Arezzo, nella notte tra il 12 ed il 13 aprile scorso. Un duplice femminicidio che si svolse di fronte ai figli della coppia, una bimba di due anni e un ragazzo di 16. Dopo un’ora di camera di consiglio, la corte ha pronunciato la sentenza. Jawad Hicham è stato condannato all’ergastolo.
“Pensavo che avrebbero dato una pena più bassa, di pochi anni, ma finalmente quello che avevamo sperato per diversi mesi hanno finalmente fatto”. Così ha commentato il figlio 17enne di Jawad Hicham, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano perchè avesse parlato di “sollievo” dopo la sentenza. Il ragazzo era in casa con la sorellina di due anni quando avvenne il duplice femminicidio. Il ragazzo ha seguito le varie udienze del processo: oggi era in aula alla lettura della sentenza con il nonno e gli zii materni.
Riferimento:
https://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/moglie-suocera-uccise-uex367yd
Breve commento
Come mai per questo duplice femminicidio ben più grave di quello di Giulia Cecchettin non c’è mai stato nessun clamore mediatico di nessun tipo da parte di TV e giornaloni? Fare due pesi e due misure in modo così lampante, Cui Prodest?
Non certo a vantaggio degli italiani che vengono presi per i fondelli anche su questi casi di cronaca nera!
2. Casi di cronaca nera in cui i deliquenti sono immigrati extracomunitari, sia regolari che irregolari, e censurati TV e giornaloni, sono numerosi, e infatti, le statistiche a riguardo parlano chiaro e tondo, vedasi:
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/immigrati-delinquono-di-piu-fatto-non-opinione-260694/
anche in questo caso, casi di cronaca nera, gli italiani sono stati e vengono tuttora ingannati da TV e giornaloni, chissà come mai…..!!
PS non è solo un fenomeno italiano, anche in Francia e Germania , la stessa i cosa, in Svezia pure ma hanno da poco tempo cominciato finalmente a prendere provvedimenti
Aggiornamneto integrativo.
“Femminicidi, prefetto Padova Francesco Messina: “Quelli veri sono 40 e in diminuzione, gli omicidi di donna 105. Bisogna distinguere, altrimenti siamo discriminatori nei confronti degli uomini” – VIDEO”, Il Giornale d’Italia, 28 novembre 2023
Francesco Messina, prefetto di Padova, ha parlato in merito ai casi reali di femminicidio, sostenendo che il numero sia pari a 40, differentemente da quanto si è sentito in questi giorni
Francesco Messina, prefetto di Padova, ha parlato in una conferenza stampa in occasione del 25 novembre. Qui ha discusso riguardo i femminicidi, distinguendoli dagli omicidi di donne, sostenendo che i femminicidi siano in diminuzione.
Femminicidi in diminuzione, le parole del prefetto di Padova Francesco Messina
“Ma è vero che i femminicidi sono 40. I femmminicidi sono 40. Gli omicidi di donne sono 105, ok? Il femminicidio è l’omicidio di una donna per motivi di genere. Il medico ucciso in Calabria rientra nel novero delle donne uccise, ma non è femminicidio. La donna uccisa per ragioni economiche dal fratellastro o dal fratello che, non accetta l’eredità, è un motivo diverso dal femminicidio. La donna uccisa per rapina è un motivo diverso. La madre che uccide la figlia perché sostanzialmente ha sbroccato, scusando il termine, l’espressione inadatta, non è femminicidio. Il marito che uccide la moglie perché è al terzo stadio di una gravissima malattia e la sopprime, e poi si suicida, il cosiddetto ‘omicidio per pietas’, non è femminicidi”.
In conclusione Messina ha affermato: “Quindi ricordiamo bene, la differenza, perché sennò si rischia di essere discriminatori verso gli omicidi degli uomini. Questo ve lo dico in senso strettamente tecnico. I femminicidi in Italia, compreso quello di Giulia purtroppo, sono 40, e sono in diminuzione”.
Messina ha poi citato entrambe le famiglie coinvolte nella tragedia, quella di Giulia Cecchettin e quella dell’assassino Filippo Turetta, mostrando la propria vicinanza.
Proseguimento con audio video:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/553173/femminicidi-prefetto-padova-francesco-messina-video.html
Commento al mio ultimo post:
“Aggiornamento integrativo.
“Femminicidi, prefetto Padova Francesco Messina: “Quelli veri sono 40 e in diminuzione, gli omicidi di donna 105. Bisogna distinguere, altrimenti siamo discriminatori nei confronti degli uomini” – VIDEO”, Il Giornale d’Italia, 28 novembre 2023”
1. A sentire TV e giornaloni italiani sembrava e sembra che ci sia almeno una donna al giorno morta per mano violenta di un uomo ovvero che ci siano 365 donne morte all’anno in questo modo e invece effettivamente sono 40 , insomma, TV e giornaloni hanno ingigantito questo fenomeno per 9 volte, non una, due, tre, quattro volte ma di ben 9 volte!
Fra le ospiti fisse in TV a ingigantire all’inverosimile il tutto, ho beccato per tre volte la radical chic Concita De Gregorio, nel punto a seguire, reminder evergreen sulla sua paraculaggine o dabbenaggine mentale ( a seconda dei punti di vista, io propendo per la prima ) , eccola arriva!
PS ovviamente ho cambiato subito canale, fa venire il vomito per quanto è falsa!
2. Concita e le sardine!
A Piazza Pulita Concita De Gregorio – ex direttrice dell’Unità – ha spiegato in breve il senso del pensierino espresso l’altro giorno dal caposardina Santori: “Politica con la P maiuscola significa delegare a qualcuno che è competente”.
Secondo Concita, il tema del MES (come dunque tutti quelli in generale di pari complessità dei trattati con l’UE et similia) dovrebbe essere lasciato ai ‘competenti’ (come Elsa Fornero, indicata in studio). Questa sarebbe l’essenza della democrazia: il popolo manda qualcuno ‘di cui si fida’ a trattare a suo nome (segue applauso scrosciante).
Proseguimento:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/concita-e-le-sardine
3. Breve commento finale
“Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso……, e pubblica il falso” , Mark Twain, scrittore, giornalista e imprenditore americano, ( 1835-1910 )