Avevo già osservato in passato come la possibilità di raccolta e catalogazione automatica dei dati degli utenti permettesse un marketing particolarmente personalizzato, come in questa nota, dove evidenziavo (esperienza peraltro immagino già nota a tutti) che, a seguito di una ricerca di particolari prodotti, il tipo di inserzioni pubblicitarie che apparivano erano tutte in linea con quella particolare ricerca. Può dare fastidio o meno, ma non credo se ne possa fare nulla. Mi è tornato in mente questo l’altro giorno quando a mia moglie è arrivata una mail di pubblicità di un fotolibro (vedi immagine sopra) con una rappresentazione del fotolibro… con già una nostra foto sopra! (evidentemente presa da un lavoro fatto precedentemente, con la stessa azienda).
Si, è vero, siamo noi che mettiamo i dati in rete. Il problema è che i dati li inseriamo in una determinata pagina con un determinato indirizzo ad un determinato fine e poi li ritroviamo in altre pagine dove magari non vorremmo che apparissero. Non sto a fare esempi, ognuno ci veda quello che vuole, ma sostanzialmente è qui che viene violata la privacy. Il trucco sta nel fatto che cedere i propri dati è obbligatorio per accedere a determionati servizi e la cessione di dati strettamente indispensabili per lo svolgimento del servizio non è disgunta dalla cessione per fini diversi (come la vendita dei dati a terzi per scopi comerciali o altro).
Dati estorti per essere commercializzati contro la nostra volontà. Ennesima forma di schiavitù.
Sicuramente, caro Alberto, parli di VistaP.
Ma al gembiulino di GMail ci hai mai pensato?
Ti rimetto alcuni articoli recenti su Google:
http://www.tgcom24.mediaset.it/magazine/fotogallery/1014014/google-si-mette-a-nudo-e-mostra-le-stanze-dei-bottoni.shtml
http://www.tgcom24.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo390435.shtml
Cioè: se una società come Google ha un magazzino dati così potente, ed i servizi sono quasi tutti gratuiti, ci si può domandare esattamente a cosa gli servono tutti quei dati, che uso ne deve fare, perchè alla fine si sa tutto di noi.
Io faccio anche una riflessione: quando si crea una Autority sulla Privacy o sulla Concorrenza; quando si definiscono i parametri delle Intercettazioni; quando nascono o vengono divulgate nuove tecnologie quali internet o il cellulare multifunzione; quando si creano apposite leggi per la tutela dell’ambiente, della vita, del diritto, ecc. è perchè in sostanza stanno restringendo il nostro campo di azione.
Il GRANDE FRATELLO è fra noi!
In attesa di Graph Search, piccolo esempio di BIG BROTHER:
1) cliccate su url qui sotto:
http://www.wolframalpha.com/input/?i=facebook+report
2) si apre una pagina con sotto pulsante azzurro facebook ANALYZE MY FACEBOOK DATA…cliccatelo
3) si apre pagina facebook…mettete vs dati con pwd.
Buon divertimento!
Cosa ricavate:
– Statistiche sul numero di foto, link e messaggi di stato pubblicati
– Statistiche numero e media dei “mi piace” e dei commenti che gli amici hanno assegnato ai nostri post
– Statistiche delle parole usate più frequentemente, il post che è piaciuto di più, quello più commentato.
– Informazioni su vs amici: / chi vi segue di più / nº uomini-donne / età / località / stato sentimentale / compleanni / nº amici in comune / isole relazioni tra persone