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Caro Alberto, Ti pregherei se possibile diffondere il seguente scritto che se pur semplice rende molto una certa idea, lo sento come cosa impellente da fare.
Sarei felice vederlo nel Tuo blog e Ti ringrazio da ora.
Gradisci i miei più sentiti auguri d’ogni possibile bene.
Renzo
Oggi 07-06-2014 ho fatto un sogno ad occhi aperti, ma forse era una meditazione.
Ebbene, c’era una volta ciò che tutti possiamo oggi vedere e che non mi va di parlarne, poi un giorno arrivarono non so come, piccole piante un po’ ovunque e dove crescevano loro, morivano quelle non benefiche.
All’apparire di quelle piantine molti contadini rimasero turbati perché pensavano di aver perso il loro raccolto, ma quando si avvicinarono ad osservare meglio, videro che c’erano dei frutti a forma di Cuore e di Cervello e si chiedevano cosa significasse, certo non poteva essere per caso, erano molto incuriositi, poi osservando meglio si accorsero che il gambo, i rametti e le foglie erano molto simili alla canapa.
Qualcuno più sensibile intuì subito che dovesse trattarsi di qualcosa venuto dal “Cielo” e volle provare a mangiare uno di quei frutti a forma di Cuore; era un po’ aspro perché non ancora maturo, ma si sentì comunque molto meglio, più leggero, sazio, pieno di energia e sopratutto grato al Cielo.
La voce si sparse ovunque, i contadini cominciarono a tranquillizzarsi perché anziché perdere i loro raccolti avevano ora qualcosa che valeva molto di più e nemmeno più si preoccupavano se dalle città la gente affamata veniva e mangiava perché i frutti ricrescevano in pochissimo tempo ed una volta maturi rimanevano tali per lungo tempo, pertanto nessuno più soffriva la fame.
Quelle misteriose piantine apparivano già ad una altezza di 432 cm. per poi crescere fino a 108 cm., cosicché anche i bambini potevano prendere un frutto, loro però a differenza dei grandi, ringraziavano quella Benedetta piantina e ad ogni ringraziamento ne spunta subito un’altra.
Dopo un po’ di tempo nessuno più andò a lavorare come un tempo, non era necessario, ma si potevano dedicare a qualcosa di creativo adatto alla loro peculiarità, altri si dedicarono allo studio, altri a cantare glorie al Signore Supremo, ognuno insomma poteva fare ciò che desiderava.
Non c’era bisogno di frigorifero perché le piantine erano sempre verdi e l’inverno era diventato più mite, era insomma un vero Paradiso.
Fu così che in poco tempo finirono governi, banche, religioni ed ogni altra situazione non benefica.
I banchieri scoprirono che mangiando quei preziosi frutti, passava loro la voglia di possesso;
I governanti scoprirono che nessuno più li ascoltava e dovettero adattarsi;
I religiosi scoprirono che ognuno aveva il Divino nel Cuore che funzionava infinitamente meglio dei loro “insegnamenti”.
Fu così che Madre Terra poté finalmente rilassarsi gustando il meraviglioso progresso dei Suoi Amati Figli.
Renzo NuvolHarì
Questo racconto è inquietante.
Come ogni sogno ad occhi aperti che pretende di “bypassare” la Realtà che E’ Gesù Vivo e Vero.
Magari, già domani: Renzo aprirà gli occhi (che oggi crede di avere già aperti) e si renderà conto che il Cibo sceso dal Cielo c’è GIA’.
E che gli stessi che hanno messo fuori legge la canapa, tentano da DUEMILA ANNI di impedirne il “rifornimento”, che avviene in ogni Santa Messa.
Ci sono quasi arrivati, costoro, a conseguire il loro obiettivo: ma quando ci arriveranno, ciò coinciderà con la loro MASSIMA sconfitta.
Esattamente come duemila anni fa, quel Venerdì 7 aprile, sul Golgota.
Maranathà
Grande Fabio! I tuoi commenti impreziosiscono e arricchiscono ovunque si posano (specie quando sintetici! 😉 ). (PS sto cominciando a leggere Don Guido, me l’ha caldamente raccomandato anche Daniele di Luciano)
Tra le favole mi sembra di Hans Christian Andersen, vi è la storia dolce e tragica della Piccola fiammiferaia.
In una città del nord, sotto la neve, una bambina, sola, al freddo, di sera, sul marciapiede, vende fiammiferi ai passanti. A casa una situazione di miseria di violenza e di degrado sociale costringe la piccola ad una tale condizione disumana. Per difenders dal freddo, la piccola accende uno dopo l’altro i fiammiferi, e nel chiarore della fiamma ella vede sempre nuove dolci immagini della mamma. Il mattino dopo la piccola fiammiferaia viene trovata morta assiderata e vicino a sè le scatolette vuote con tutti i fiammiferi consumati.
Una favola che dovrebbe far piangere e vibrare chiunque per l’indignazione.
Sono il primo ad affermare che la consolazione della vita spirituale sia un bene prezioso per l’uomo. Questo però non può farci dimenticare la realtà tragica del mondo terreno nel quale viviamo e l’indifferenza che ci circonda di fronte aile infinite scelleratezze dei poteri dominanti.